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venerdì 15 aprile 2011

Il Portogallo gode. Villareal unica intrusa nel team lusitano.

L'Europa League parla portoghese. Una truppa lusitana avanza alle semifinali dove solo una squadra su quattro potrà cercare di indirizzare il trofeo verso un'altra nazione.
Porto e Benfica arrivano all'appuntamento con la storia forti d'una prestazione schiacciasassi in questo turno.
I dragoni hanno rifilato altre 5 reti allo Spartak al "Luznihki" portandosi subito al triplice vantaggio con Hulk, C. Rodriguez e Freddy Guarìn. Un bel dribbling di Dzyuba motiva in piccola parte il prezzo del biglietto speso dai tifosi russi, cui tocca assistere anche alle reti del solito Falcao e di Micael, inframezzate da Ari.

Dsudszak illude i suoi.
Isaksson li riporta alla realtà.
Altra storia il ritorno del Benfica che si trova sotto per 2-0 al "Phillips Stadion" di Eindhoven dopo il 4-1 sul Psv dell'andata. La gara è disputata dagli olandesi con grande intensità ed al 17' arriva il gol di Dzudszak che accende la speranza casalinga. Lens raddoppia al 25'; ma Isaksson chiude il discorso a favore delle aquile regalando loro il gol a fine tempo con uscita a vuoto che Luisao si prende la briga di segnare.
Danno e beffa per gli uomini di Rutten col pari di rigore lusitano firmato da Cardozo.

Il Villareal di Giuseppe Rossi è l'unica squadra non portoghese in semifinale, grazie ai 180 minuti più semplici della sua recente storia in Europa.
Il submarino, forte dell'andata vinta con un 5-1, va sotto contro il Twente grazie alla rete di Bajrami su una stupenda manovra. Janko spreca il 2-0 a fine tempo; ma gli olandesi avrebbero bisogno di segnare ben 4 reti senza subirne, invece i valenciani ribaltano il risultato nella ripresa nonostante le molte riserve schierate in campo: il pari è firmato dal nostro connazionale per un fallo di Tiendalli su Wakaso in area di rigore allo scoccare dell'ora di gioco. Poi Cani, appena entrato, prima conquista il penalty del vantaggio firmato Ruben, infine chiude con la marcatura personale.

Ferndando Couto, oggi d.g. del Braga.
L'unica sfida interessante di questo turno era quella tra lo Sporting Braga e la Dinamo Kiev, dopo l'1-1 del "Lobanovsky" ed il Braga ha dimostrato una lucidità non comune ad un team della sua scarsa esperienza portandosi a casa lo 0-0 valido per l'accesso alla storica semifinale.
Questo team fa miracoli e dopo quello del pari in Ucraina, con ben pochi tiri ed un approccio molto difensivo, i portoghesi hanno strappato all'avversario un nuovo pareggio nonostante l'inferiorità numerica maturata al 30' per un entrata da manette di Paulo Cesar.

Ci sarà un interessante derby tra Couto e Rui Costa per l'accesso alla finale; ma l'impressione evidente è che la vera finale si giochi in anticipo con la sfida tra i campioni della Liga Sagres del Porto del mai pago Villas Boas, allievo ed erede di Mourinho, ed il solido Villareal di Giuseppe Rossi.
Qualche rimpianto per il Napoli rispetto alla posizione raggiunta dagli iberici è doveroso.

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