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sabato 30 ottobre 2010

L'Inter rincorre la Lazio. Muntari decisivo a Genova.

Notte magica per Muntari.
Quando il gol arriva dall'Africa in casa Inter il nome da pronunciare è per il 99% quello di Samuel Eto'o; ma questa sera si è verificata l'eccezione che conferma la regola.
La formazione nerazzurra deve questo evento non solo all'artefice della rete da 3 punti, Sulley Muntari, ma anche a Eduardo, super portiere dei rossoblù, che nelle poche amnesie che ha crea danni irreparabili, come quello fatto questa sera a Gasperini vista l'ottima partita fatta dal grifone nonostante le numerose assenze (Rudolf, Palacio, Palladino, Sculli, Jankovic e Kharja) in linea mediana.

Toni domina il duello con Lucio.

Allo stadio "Marassi" la sfida si dimostra sin dai primi minuti equilibrata benchè i casalinghi siano in emergenza. La voglia di combattere a denti stretti è dimostrata dal mantenimento di un tridente dove a Mesto e Toni s'affianca l'ex Schalke Rafinha.

L'ex Bayern invece dimostra d'esser prontissimo per festeggiare la sua 200sima in A; ma Julio Cesar, dopo un brillante avvio di gara del numero 9, gli strozza l'urlo in gola gettandosi felino sulla sua sinistra a deviare la conclusione insidiosissima al 21'. Grande l'azione del bomber che rientra saltando netto Lucio e spara; ma il portiere brasiliano è da applausi.

Muntari coraggioso,
Eduardo indecoroso.
Poco prima la formazione di Benitez perdeva capitan Zanetti per infortunio, il cui posto veniva preso da Muntari. Un segno del destino perchè proprio il ghanese, in un primo tempo dove Eto'o divora una ghiotta occasione e Sneijder guida a luci spente, indovina il gol del vantaggio allo scadere bucando Eduardo che cicca la presa su un tiro da 40 metri.
Regalo anticipatamente fatto in clima natalizio che rende vane le occasioni create da Toni con le sue splendide sponde per Mesto nel periodo dei primi 48 minuti di gioco e fa rimpiangere a Marco Rossi una grandissima occasione sprecata.

Tegola Inter: infortunio per il numero 1.
Solo 3 reti al passivo in 9 gare.
Nel secondo tempo c'è un altro infortunio pesante per il biscione: esce dal campo Julio Cesar dopo un quarto d'ora per Castellazzi, subito spaventato da Criscito il cui diagonale su pregevole stop di petto è fuori d'un nulla. La squadra genovese prova in tutti i modi inserendo in campo un'altra punta il giovanissimo Boakye, la cui mira è però imprecisa nell'assalto finale. L'Inter non è irresistibile, anzi soffre molto; ma sfrutta ogni incertezza avversaria e va a -1 dalla vetta.

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