Il quarto posto, unico obbiettivo assegnabile dell'ultima giornata, è andato alla squadra che più se lo meritava: l'Udinese, la quale ha avuto la meglio nella volata europea rispetto alla Lazio, pareggiando col Milan campione nonostante il rigore fallito dal re del gol Totò Di Natale: le sue 28 reti stagionali inchinate di fronte al pararigori Marco Amelia.
Pessime notizie in casa rossonera dall'infortunio di Pato che teme per la Coppa America, mentre Pirlo lascia il diavolo dopo 10 anni per andare alla Juve. Ecco i bianconeri delusi.
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| Si ferma Del Piero e la Juve pure. |
Il 2-2 col Napoli, due volte sotto con Maggio e Lucarelli non basta nemmeno per l'Europa League. Chiellini e Matri segnano ed impattano, mentre Del Piero trova due traverse; ma il problema non è la sfortuna per Madama; bensì l'inconsistenza.
A far le spese dei giochi dell'ultima di campionato la Lazio, team comunque in forte calo di rendimento, vincente col Lecce per 4-2 con gol di Rocchi e doppietta di Zarate ma comunque dietro ai friulani.
La capitale che sorride è giallorossa perché la Roma batte la già retrocessa Samp, in vantaggio all' "Olimpico" con Mannini, e si guadagna l'Europa League con le reti di Totti, Vucinic e Borriello.
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| Vargas in crescendo: era mancato! |
Il Palermo batte 3-2 il Chievo in trasferta, mentre il Bari s'esalta con Gandolfo (tripletta all'esordio) nel 4-0 del "Dall'Ara".
Pareggio tra le due deluse Brescia e Fiorentina con reti di Vargas ed Eder. Identico esito tra Cagliari e Parma con reti di Bojinov ed autorete di Feltscher.
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| Matteo Perin, una promessa. |
Piuttosto prevedibili invece le passeggiate dell'Inter (doppio Pazzini nel 3-1 sul Catania dalle molte assenze) e del Genoa a danno del Cesena (3-2). Le avversarie d'altronde erano già sazie dalla salvezza conquistata senza patemi rilevanti.
Nel grifone si segnala bene il giovane portiere classe 1992, Matteo Perin.
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