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sabato 30 luglio 2011

Il sette è bellissimo. Azzurri campioni. Serbia k.o. con un grande Tempesti.

Iniziava davvero a sentirsi la mancanza di questo gruppo vincente nello sport italiano; ma una competizione giocata alla grande nel mondiale cinese ha riportato la nazionale azzurra maschile di pallanuoto in vetta al mondo con la vittoria sull'acerrima rivale serba, guidata dall'esperto Ratko Rudic.


Tempesti, scoglio insuperabile per i serbi.
Come nel 1994 è Sandro Campagna a guidarci alla gloria, allora in vasca, oggi nell'area tecnica.
Il tecnico ha parole d'elogio per tutti ma in particolar modo per l'eroe di giornata Tempesti, autore d'una performance strepitosa con due tiri dai 5 metri parati: "È stata una partita aperta, giocata con i nervi e con il cuore. Tempesti è stato grandioso. Con quei due rigori parati ha dato fiducia alla squadra".
Il portiere è stata la perfetta sintesi della determinazione del Settebello, subito in vantaggio con Gallo ed acciuffato solo al 10' da Prianovic. Cuk firma l'unico vantaggio rivale due minuti più tardi; ma la formazione con la cuffietta blu è determinatissima dopo aver superato i campioni d'Europa della Croazia in semifinale e chiudono in parità al tempo lungo.

La gioia di Maurizio Felugo.
Filipovic apre col 4-3 serbo ma il terzo periodo è tutto azzurro e si va all'ultimo quarto sul +2 grazie alle marcature di Aicardi, Figlioli (miglior marcatore con 3 centri) e Presciutti. Sforzo però vanificato che porta ai supplementari dove Tempesti si conferma strepitoso.
Nella lotta punto su punto è il lupo di mare Felugo a decider l'assegnazione del trofeo con la conclusione vincente del 38' minuto. L'Italia gode.

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