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mercoledì 5 ottobre 2011

Wiki si ribella alla museruola. Autosospensione della enciclopedia web.

Il re dell'informazione nel web sta cercando di soffocarsi. Nella giornata di ieri il colosso enciclopedico della rete, Wikipedia, ha sospeso le proprie pagine di contenuti informativi sostituendole con un comunicato nel quale Wiki dichiara riassumendo in soldoni le sue parole che "Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto (neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti) rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni."
Avevamo già parlato in un vecchio articolo (Voce&passione; 08 Agosto 2010) di questo decreto di legge ddl legge bavaglio) approvato ormai un anno fa in Senato.
La questione della libertà d'informazione preoccupava già allora benché sia stato fatto poco per protestare contro questa proposta di legge; ma adesso il laccio stringe ancor di più alla gola l'informazione democratica perché con l'approvazione di queste misure il sito in questione, come altri blog o network, o radio, sarebbe costretto a rettifiche delle proprie affermazioni nell'arco di 48 ore per affermazioni lesive e non veritiere su giudizio di colui che farà richiesta di tutelare la propria lesa privacy e onorabilità.
In poche parole, se un assessore viene accusato di frode e Wiki riportasse la notizia potrebbe esser costretta alla rettifica se questi facesse passare l'informazione come calunnia.

A Milano si scende in piazza.
Wikipedia ha sempre avuto alla base della sua costituzione un sistema di milioni di utenti che editano tramite costante collaborazione le pagine informative. Alcune pagine sono state eliminate proprio per via di inesattezze. Ma l'enciclopedia ha sempre mantenuto la neutralità, parola che ora viene scimmiottata da una legge che ci avvicina sempre di più ad una fantademocrazia come per la Russia o la Cina.
Il comunicato del sito si chiude col retorico quesito: "Wikipedia è già neutrale, perché neutralizzarla?"


Oggi la minaccia più preoccupante è che Wiki cancelli le migliaia di pagine della sua enciclopedia per non venir limitata da questo decreto.
Ognuno di noi può far qualcosa, diffondendo questo articolo o partecipando a manifestazioni come questa (Milano, Via Festa del Perdono; venerdì). Forse è un'ottima occasione per dimostrare che i cittadini italiani non formano un volgo disperso.

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