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venerdì 21 maggio 2010

Il Messico cerca di farsi onore fuori dalla Gold Cup.

I messicani sono una vera e propria squadra navigata nel torneo. Inizieranno la competizione con l'orgoglio ancora vivo per la conquista della loro quinta "Gold-Cup", raggiunta grazie ad un sonoro 5-0 sugli Usa in finale l'anno scorso.
Il commissario tecnico è un cavallo di ritorno: Jàvier Aguirre che guidò in Corea e Giappone i verdi. Quella rassegna vide peraltro l'eliminazione dei messicani a favore dell'Italia che riuscì ad ottenere il pari allo scadere con Montella nello scontro diretto del girone iniziale dopo che Borgetti e Blanco avevano messo in crisi Buffon e compagni.
La formazione centramericana centra la qualificazione alla massima rassegna continentale da ben cinque edizioni.
A questa si presenterà con una rosa non ampiamente pronta a dare garanzie; ma il girone con Francia, Uruguay (chiamato ad un secondo derby d'America dopo quello sofferto con la Costarica) e Sud Africa è equilibrato e aperto a qualsiasi coppia di qualificate, visto la tendenza verso il basso per qualità delle quattro.

Ballottaggio portiere tra Oswaldo Sanchez, protagonista in Germania, e Ochoa.
In difesa l'esperienza di Ricardo Osorio, accanto ai quasi sicuri titolari Moreno e Rodriguez, e soprattutto l'apporto fondamentale del regista arretrato del Barca Rafael Marquèz. In mezzo al campo il talentuoso Andrès Guardado e la spinta offensiva di Giovanni Dos Santos, eterna promessa in Europa ancora inesplosa.
In attacco nomi di alta qualità come Guillermo Franco, Nery Castillo e Carlos Vela confermano che per la nazionale messicana il raggiungimento degli ottavi è obiettivo sicuramente non migliorabile, ma quanto mai realistico.

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