Nelle qualificazioni sudamericane la celeste dopo i primi tre successi ha subito un k.o. in Colombia e due pari con Perù ed Ecuador che ne hanno compromesso la posizione. Il quarto passo falso, il crac per 1-0 a Santiago del Cile, è costato al tecnico Alfio Basile l'esonero dalla guida tecnica.
Al suo posto con un colpo di scena che ha del clamoroso la Federazione argentina ha inserito l'idolo mondiale Diego Armando Maradona, vincente nell' esordio per 4-0 sul Venezuela e 1-0 nell'amichevole con la Scozia.
La scelta dell'ex "pibe de oro" viene comunque accolta da grande scetticismo a Buenos Aires e dintorni. In molti sostengono che l'uomo Maradona non meriti il premio e che non abbia probabilmente le competenze per guidare la "selecciòn" vista la sua inesperienza totale, anche a livello di club.
Il gioco del tutto assente dei suoi uomini convince ancor di più stampa e opinione pubblica che tale clima di sfiducia sia giustificato. Nel frattempo l' "albiceleste" continua a scivolare pericolosamente in classifica del gruppone della Conmebol, complice la storica disfatta boliviana di La Paz, dove Messi e compagni rimediano un clamoroso 6-1.
Il fenomeno blaugrana, designato proprio dal c.t., come suo erede comincia a dimostrare d'essere un fantasma con la casacca della propria patria indosso, come gli anziani Veròn e Schiavi. Riquelme illumina i compagni solo da fermo. Pertanto l'Argentina si trova impelagata nella lotta per il quarto posto con Uruguay ed Ecuador.
Il 2-1 esterno della celeste a Quito ad una giornata dalla fine da una grossa mano agli argentini che contemporaneamente a Lima hanno bisogno per battere un Peru già ultimo e fuori dai giochi, della rete al 94' di Martin Palermo. La fondamentale marcatura dell' "hombre de pelicula" tiene viva l'Argentina oltre i propri meriti (lo dimostra la traversa da centrocampo di Vargas sull'immediata ripresa del gioco!) in vista dello spareggio in Uruguay, deciso come detto da Bolatti.Ora el diez dovrà dimostrare la bontà delle sue scelte con risultati all'altezza in Sud Africa: a partire proprio dalla convocazione delle 38 primavere del bomber degli xeneizes, al mondiale dopo 10 anni da non convocato. E soprattutto dall'esclusione degli interisti Cambiasso e Javier Zanetti, storico capitano di squadra.
L'attuale situazione vede una corsa piuttosto equilibrata per il ruolo di portiere tra Andujar, favorito, e Carrizo e Romero. In difesa non ci saranno Angeleri e Papa, che avevano fatto abbastanza bene, nemmeno Ansaldi, spumeggiante sulla fascia sinistra dei russi del Rubin. Titolari fissi Demichelis e Samuel al centro, Clemente Rodriguez sulla destra è favorito su Nicolas Otamendi; mentre a sinistra verrà schirato l'esperto Heinze. Più chance per Burdisso che per Coloccini in caso di scelte diverse.
A centrocampo gli infortuni continui spingono Diego a rinunciare all'idolo Riquelme. Ci sarà Juan Sebastian Veròn, al suo ultimo mondiale. La "brujita" sarà accompagnata dal compagno di squadra nell'Estudiantes Ernesto Sosa, Mascherano, Maxi Rodriguez, Angel Di Maria, Javier Pastore, Juan Mercier, Bolatti, Datolo e Blanco.Davanti a garantire spettacolo sicuramente c'è Messi. A garantire gol "el pipa" Gonzalo Higuain. Ballotaggio a Aguero - Tevez per una maglia da titolare.
Maradona davanti potrà persino permettersi di tenere in panchina uno come Milito, oltre che Lavezzi.
I biancocelesti (che come l'Uruguay vantano 14 Coppe America) hanno vinto la competizione due volte, ma nelle lontane edizioni del '78 e dell' '86.
Il girone con Nigeria, Corea del Sud e Grecia non è difficile in assoluto e sperare nel colpaccio ora che non partono da favoriti costa ben poco.

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