Come in quella sera di 28 anni fa l'avversario è tedesco: il Bayern di Robben, olandese come il Crujff che condannò l'Inter con una doppietta nell'ultima finale giocata e persa 38 anni fa.
L'ultimo trionfo portava la firma di Sandro Mazzola, autore d'una doppietta contro le "camicetas blancas"; quello di oggi di Diego Milito, anche lui a segno due volte nel match della Coppa.
Il Bayern è stato fiero avversario, probabilmente cosciente della propria inferiorità rispetto al team meneghino, però sempre pronto a lottare e graffiare con il suo uomo più insidioso, Robben, come avvenuto nei match decisivi al "Franchi" con la Fiorentina (dove ai tedeschi servì l'aiuto evidente della terna arbitrale) e all' "Old Trafford".
Il team del condottiero Mourinho, capace di mettere in ginocchio giganti come Chealsea e Barcellona, parte con la calma dei forti. Al 16' ha la prima occasione d'allungare le mani sul prestigioso trofeo con una punizione di Sneijder, l'altro grande rimpianto a queste latitudini. Il suo piazzato, deviato da Hamit Altintop, diventa insidioso per Butt che sventa comunque in tuffo.
La gara molto tattica non trova immediate occasioni per sbloccarsi dopo questo primo brivido. Poi, dopo i gialli a Demichelis (fallo su Sneijder) e Chivu (entrata scomposta su Robben) l' Inter al 35' va in vantaggio:Sneijder ha un corridoio per servire Milito al limite dell'area e cede dunque all'argentino un pallone che lo mette di fatto davanti all'estremo difensore avversario, freddamente battuto con un pallone sotto la traversa dopo un mezzo passo che manda fuori tempo l'estremo difensore bavarese.
Al 42' il cannoniere nerazzurro ricambia il favore all'olandese con un assist però divorato con un tiro che fa fare solo bella figura al plastico Butt.
I bavaresi vanno negli spogliatoi come fossero solo in attesa dello scacco matto; ma, da buoni tedeschi, reagiscono quando sembrano spacciati. Super Julio Cesar che salva su Muller dopo soli 30 secondi della ripresa. Non si fa in tempo a respirare che Pandev fa volare Butt dalla parte opposta del terreno di gioco per sventare una minaccia assai concreta.
L'avvio di secondo tempo sembra quasi voler regalare tutte le emozioni che, gol escluso, sono mancate nel primo. E Lucio, in perfetta linea con quanto detto, davvero "regala" un pallone d'oro agli avversari nella propria area di rigore cercando un inutile dribbling da brasiliano: palla persa; ma Altintop calcia dal lato sbagliato del palo.
Miglior fase del Bayern che maledice Cambiasso quando al 63' il "Cuchu" è proprio sulla traiettoria del tiro a botta sicura di Muller e salva Julio Cesar. Due minuti dopo è il brasiliano a tener in piedi la baracca allungandosi felinamente sul tiro a girare dipinto da Robben, abile nel suo solito movimento a rientrare dalla destra.
Stankovic entra al posto di Chivu, per problemi fisici del rumeno, al 68', poi Samuel salva su Olic.
Al 70' Milito decide di stendere il tappeto rosso all'Inter verso la Coppa dalle grandi orecchie: sontuoso ingresso in area, ignorato Eto'o per un "principesco" dribbling su Van Buyten, disorientato con una meravigliosa finta, e apertura con piattone perfetto alle spalle dell'impotente Butt.
Van Gaal, tecnico dei tedeschi e, come detto in settimana, insegnante di Mou, ai tempi del Barca, mostra l'unico segnale di reazione avversaria con un cambio: Mario Gomez per Olic. Ma il suo team in questa Champions ha già reso oltre il possibile.
Dall'altra parte Javier Zanetti celebra la sua 700a in nerazzurro con una meravigliosa chiusura in tackle scivolato su Robben, che firma anche l'ultimo sussulto teutonico con un tiro-cross violentissimo dal fondo che non può trovare compagni pronti.
Ultimo episodio verso il triplice fischio di Webb che consente al mitico capitano nerazzurro d'alzare la Coppa, a Moratti Jr di eguagliare il padre Angelo, con un commosso Mourinho, e a tutta la Milano nerazzurra, tra piazza Duomo, San Siro e centri del tifo, d'esplodere in una sonora festa di clacson e botti.
Congratulazioni ai nerazzurri che da questa sera sono nell'Olimpo del calcio europeo con la fantastica tripletta Campionato - Coppa nazionale - Champions (qualche anno fa aveva centrata dal Barca). Stagione perfetta.


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