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giovedì 10 giugno 2010

La seconda volta dell'Honduras: esigue chances.

Spagna '82. Questa è l'unica apparizione dell'Honduras in una fase finale di campionato del mondo per nazioni, ma un k.o. a Saragozza contro la Jugoslavia per 1-0 fu l'ultimo capitolo di questa brevissima storia.
La "bicolor" l'anno prima aveva vinto la Gold Cup rimasta a tuttoggi l'unico trofeo in bacheca.

L'attuale c.t. Reinaldo Rueda, maturato in Colombia con Medellìn e Deportivo Calì (ma anche grazie alla guida dell'Under 21 dei "cafèteros"), ha guidato i suoi al ritorno alla ribalta con una vera e propria collezione d'imprese. Su tutte la doppia affermazione sul Messico (1-0 nel primo gruppo chiuso in vetta e 3-1 nel gruppo unico) e il 4-0 a danno di Costa Rica che ha consentito alla "bicolor" d'evitare l'Uruguay nello spareggio continentale.
Il terzo posto però s'è deciso alla fine grazie alla differenza reti nei confronti di Costa Rica.

L'uomo più importante di questa qualificazione capolavoro sul campo è stato Pavon, bomber più prolifico della stella Suazo (rispetto al quale anche l'omonimo cileno Humberto ha fatto maggiormente parlare di sè).
Per la difesa ed il centrocampo leader obbligati gli elementi che militano in Inghilterra. Il terzino Wiston Figueroa del Wigan infatti è per la retroguardia il più importante riferimento difensivo con il 33enne Guerrero.
Questo reparto nelle 10 gare di qualificazione ha peraltro fatto assai bene subendo 11 reti; ma i portieri Coello e Vallarades nemmeno si sa chi siano.
In mediana un altro giocatore del Wigan Thomas e soprattutto Wilson Palacios.
La rapida ala Edgar Alvarez sarà un importante arma per infastidire le solide difese avversarie.

Difficilmente con Spagna, Svizzera e Cile la "bicolor" potrà ambire a più delle tre gare del girone.

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