Seguiteci su Instagram e Facebook live con LuneDìB tutti i lunedì alle 19,30

martedì 28 dicembre 2010

Giustizia all'italiana: boss libero per prescrizione dopo 4 anni senza sentenza.

E' di ieri sera la notizia che il boss della 'ndrangheta Giuseppe Belcastro, 50 anni, poteva tornare libero grazie ad una vergognosa sentenza all'italiana emessa nei suoi confronti quattro anni fa, nel marzo 2006, per le cui motivazioni s'è atteso fino al giorno d'oggi facendo cadere, col tempo record di quattro anni e mezzo per il completamento del verdetto, in prescrizione la condanna all'ergastolo.
Purtroppo questo non è l'unico caso di scandalosa lentezza nel processo "Prima luce" che indaga sui mafiosi della Locride, avendo rischiato di poter beneficiare di questa giustizia lumaca anche Tommaso Romeo, anche egli condannato alla pena massima.
Solo la fortuna, la quale ha voluto che su questi delinquenti pendessero già altre condanne, ha permesso che i due malavitosi restassero agli arresti; però se per Romeo resta valida la condanna all'ergastolo, Belcastro sarà libero tra 15 anni.


Caro Alfano, il tuo ministero è disumano.
Appena nel Novembre appena conclusosi Luciano D'Agostino era stato scarcerato per lo stesso motivo, dopo una condanna a quindici anni di reclusione.
Questa vergognosa recidività ha spinto la deputata di Futuro e Libertà Angela Napoli a chiedere una indagine ministeriale sul lavoro di Angelino Alfano, già autore dell'ignobile lodo (offesa ad un paese pseudodemocratico); però la sua sollecitazione è stata lasciata cadere nel vuoto.

Grazie ad una precendente condanna l'esponente della faida di "Sant'Ilario" resterà in carcere ma non potrà sempre andar bene di questo passo e la deputata sottolinea che "in questo modo si garantisce il procrastinare della criminalità organizzata e la mancanza di fiducia nella giustizia da parte dei cittadini".
Alfano si difende dicendo d'aver già avviato una sanzione disciplinare a carico del giudice Enrico Trimarchi e definisce superfluo ogni ulteriore accertamento ispettivo al suo ministero come se nulla fosse successo.
Speriamo che il vento cambi, perché questa giustizia non può esser chiamata tale in modo abusato.

Nessun commento:

Posta un commento