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domenica 8 maggio 2011

Palermo nel segno di Miccoli sul Bari.

Delio Rossi aveva detto che la partita odierna col Bari non doveva esser affrontata dai suoi come un'amichevole per via della incombente semifinale di ritorno in Coppa Italia col Milan (2-2 a "San Siro"), ma la testa dei suoi è sempre stata rivolta alla sfida con i freschi campioni piuttosto che alla sfida con i pugliesi.
Lo dimostra l'avvio del Bari, il quale aveva fatto sudare sette camicie alla Roma impostasi sui galletti con un 3-2 al 94' nella settimana passata, che va subito in rete con Bentivoglio al tap-in su un cross da sinistra di Gazzi.
Nell'azione ci sarebbe anche un penalty non visto per gli ospiti, ormai già retrocessi.
Come con la Roma in campo c'è un bel Bari, ma le distrazioni vengono pagate care, così Belmonte regala a Pinilla la sfera buona da dare a Miccoli che fredda Rosati per il pari al 39'.

Miccoli indegno dal dischetto.
Nella ripresa Bovo porta in vantaggio i suoi di testa dopo 8 minuti ed il Palermo, che nel frattempo inserisce Hernandez, cerca di controllare; ma rischia grosso a metà frazione su un colpo di testa a botta sicura di Huseklepp murato da un eccezionale Sirigu.
Poco dopo la partita sembra chiudersi con il rigore per fallo di Padelli in uscita su Darmian, ma dal dischetto Miccoli ridicolizza il suo talento cercando un vezzoso cucchiaio per umiliare la squadra rivale rispetto alle sue origini. Il rosanero è chiamato "Romario del Salento" ma in questa circostanza è un somaro e Padelli tiene giustamente a farglielo presente.
La scelta del capitano di calciare in quel modo dagli undici metri condiziona tutta la sua gara, da lì impalpabile, e lo spettacolo si esaurisce. Il Palermo porta a casa 3 punti inutili che nemmeno al Bari interessavano e martedì saprà se la sua stagione ha ancora un senso.

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