L'Albinoleffe si guadagna la permanenza in Serie B a danno del Piacenza con un 2-2 all' "Azzurri d'Italia" dopo il pareggio a reti inviolate in Emilia. I seriani, meglio piazzati in classifica, meritano la salvezza più dell'11 allenato dall'ex Madonna che probabilmente l'anno prossimo non parteciperà al campionato di Lega Pro per una protesta voluta dal presidente Fabrizio Garilli, il quale ha detto:
"Le recenti inchieste della magistratura hanno fatto emergere un calcio violentato dalle scommesse illecite con la magistratura che ha accertato che il campionato 2010-2011 è stato falsato. La richiesta del Piacenza Calcio di sospendere i playout per accertare i fatti prima di concludere il campionato non è stata accolta e non ci è stato consentito schierare la miglior formazione possibile. Rendo quindi noto alle istituzioni e ai tifosi che non mi sento di iscrivere la squadra alla categoria inferiore di Lega Pro".
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| Il Mondo ha battuto il tumore e la Lega Pro. |
Garilli dice bene: è un calcio violentato ed il suo Piacenza avrebbe rischiato infatti di retrocedere pur battendo la formazione di Emiliano Mondonico; ma il campo è stato chiaro in tutti i 180 minuti con gli orobici sempre più padroni del match.
Stasera l'Albino ha impiegato 10 minuti per indirizzare la gara grazie ad una fatale concessione avversaria. Sulla punizione di Passoni Roberto Previtali è smarcatissimo per concludere verso la porta del rientrante Cassano e pesca con un tiro teso Girasole per la deviazione vincente.
Festa doppia per i casalinghi che trovano il vantaggio col sostituto di Mehmet Hetemaj, infortunatosi alla spalla nell'andata.
Addirittura Grossi raddoppia su assistenza dello stesso Girasole al 34' con una bordata mancina dai 30 metri.
Della formazione centro-italica solo un tiro deviato da Cacia che Layeni smanaccia in corner.
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| Cacia fino alla fine ci ha creduto. |
Lo stesso Cacia però suona la carica all'inizio della ripresa procurandosi un penalty su fallo di Piccinni che permette al bomber di accorciare le distanze. Layeni stavolta non ripete il miracolo fatto nella penultima di campionato.
Passa un solo minuto e Bianchi potrebbe pareggiare di testa, ma sul traversone dello strepitoso numero 9 è leggermente in ritardo. E' sempre Cacia ad ispirare sulla destra con Graffiedi che arriva al colpo di testa, ma Layeni blocca centralmente.
Poco dopo Regonesi sfiora il gol della sicurezza con uno dei suoi piazzati sul quale vola però Cassano. La sua parata diviene fondamentale al 76' quando Piccinni lascia il colpo del pari a Graffiedi, il quale insacca sottomisura su assist di Damiano Zenoni.
Ma lo sperato gol del ribaltone non arriva. La festa è tutta tinta d'azzurro, come il cielo su Bergamo.
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