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domenica 27 novembre 2011

La Signora vola, il Napoli si consola.

E' tornata a saperci davvero fare con la vittoria la Juventus. E' tornata la squadra affamata che non guarda in faccia a nessuno e che ancora deve conoscere rivale che possa superarla fino a questo punto del torneo.
Questa sera, in attesa della delicata trasferta di Napoli per il recupero del match rinviato dopo le alluvioni, la formazione di Antonio Conte ha raccolto 3 punti all' "Olimpico" contro la Lazio, lanciata fino a questa sera nelle zone alte.


Pepe fa volare la Signora.
A volte una partita può essere spettacolare anche se la rete si gonfia per una volta in 90 minuti. Lazio-Juve è una partita che obbedisce a questa categoria di gara con il gol di Pepe che non basta a raccontare quanta intensità abbia profuso nella sfida la Vecchia Signora e la sua rivale.
Al pronti-via Marchisio fa subito capire che la contesa non è per cuori deboli con un inzuccata di poco alta sopra la traversa poi Andrea Pirlo prende in mano la regia della sfida con un piazzato magistrale dai 35 metri sul quale Marchetti si supera in corner.
La Lazio c'è ed è persino sorniona quando Rocchi approfitta d'un errore di Bonucci per concludere a rete dove Buffon s'immola in uscita. Rocchi si ripete più tardi; ma qui Buffon è ancor più bravo nel leggere il filtrante del vispo Hernanes.
I torinesi a questo punto fanno sfoggio di cinismo e s'avvantaggiano con Pepe servito da Matri in fuga sulla mancina al 34'.

Grandissima prova di Pirlo
La gara resta splendida anche nella ripresa perché gli uomini di Reja cercano subito il pari negato dal palo a Hernanes dopo un ottimo controllo in area. Qualche istante più tardi Buffon deve disinnescare un destro a giro di Klose deviato in corner coi pugni.
La Juve mette dentro Giaccherini sul quale Marchetti compie una parata miracolosa a distanza ravvicinata dimostrando di non esser meno in forma del dirimpettaio; poi è Matri su imbeccata splendida di Vidal a mancare di poco il bersaglio con una bellissima girata di prima intenzione.
La Juve si porta via i 3 punti in una partita che fa finalmente onore al campionato nostrano.




Denis fa ammattire i partenopei.

Un punto e tanta sofferenza per il Napoli a Bergamo. Cavani riacciuffa l'Atalanta al 94' e sfata la tradizione negativa delle ultime stagioni partenopee (un pò come quella col Chievo).
El tanque Denis aveva quasi giustiziato gli asinelli da grande ex con la rete al 64', dopo aver colpito una traversa spettacolare pochi istanti prima contro una squadra imbottita di seconde linee (out Maggio e Inler su tutti); ma a Bergamo c'era anche Cavani che ha sfruttato l'ultimo momento utile per salvare il Napoli, ovvero il 94' cui s'è arrivati proprio per la sostituzione di Denis.
Per nulla contento è comunque apparso Walter Mazzarri.

Festa incontenibile per Rubino.
Nei due anticipi delle 18,00 spicca la rimonta in 10 uomini del Novara sul Parma: ducali in avanti con l'autorete di Centurioni a fine primo tempo e rosso per il laterale dei piemontesi Gemiti.
La gara sembrerebbe finire qui invece Rubino e Rigoni ribaltano con due incocciate il risultato tra le lacrime del numero 9, vagamente somigliante a Forlàn per la capigliatura, e fondamentale per gli uomini di Tesser a livello di realizzazioni in tutte le categorie.
Non sembra invece finire la mancanza di punti interna per il Lecce. Salentini messi k.o. oggi dalla rete al 90' del giocatore catanese Barrientos. La formazione di Montella tocca quota 17.

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