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giovedì 12 aprile 2012

Conte rischia il titolo. Del Piero è re. Marassi rivede la Serie B.

L'abbracci o a fine partita tra Del Piero e Gigi Buffon. Afp
La parola Campione delimita il confine tra la storia e l'oblio, tra il successo ed i primi sconfitti.
Quando si parla di Alessandro Del Piero ci troviamo sempre a commentare situazioni decisive risolte da un guizzo, o meglio da una pennellata per usare un termine adatto a Pinturicchio.
La Juve a fine stagione forse non rinnoverà il contratto al numero 10, 38enne; ma da questa sera l'highlander è ancora più convinto di voler proseguire.

Spettacolo per l'1-0 di Pepe a Torino.
Quanta Juve in questa Serie A. La squadra di Conte conferma tutta la voglia di vincere e schiaccia la Lazio di Reja per quasi una gara intera a Torino. Solo gli sprechi la fanno soffrire per i 3 punti alla fine meritatissimi.
Il primo tempo è già denso di occasioni con un super Marchetti su Pepe e Vidal prima del vantaggio Juve arrivato proprio dal numero 7.
Pirlo manda in area un assist volante dalla sinistra al 30' per l'esterno ex Udinese che stoppa di petto e gira al volo la palla alle spalle di Marchetti con una splendida rovesciata: 1-0. Ma la Juve non chiude, Vucinic irrita, la Lazio pareggia. Cross di Scaloni da destra a fine tempo e Mauri incorna imparabilmente per Buffon.
Uno squarcio azzurro che fa preoccupare Conte.

C'è solo Ale per risolvere questa partita. Nel secondo tempo infatti con l'ingresso di Matri e Giaccherini la Juve continua a spingere fino alla fine ma sbatte sempre sul muro Marchetti. La sfida si fa tremendamente complicata con la Lazio catenacciara e la necessità d'un episodio. Si rischia l'incredibile al 70' quando Rocchi va via in contropiede e Lichtsteiner riesce a bloccarlo col braccio alto. Giallo per l'elvetico.
Lo stesso terzino rischia di decider l'incontro con un assist per Chiellini arretrato di poco poi all'82' arriva la chance da fermo per gli stoccatori Pirlo e Del Piero. I due sembrano discutere per il piazzato, ma lo tira Alex e Marchetti resta inebetito. Gol! Juve ancora davanti. Dura a morire.

L'esultanza dell'Atalanta e la delusione di Pandev a metà campo. Afp
Carmona sommerso dall'abbraccio
dei compagni di squadra in festa.
Resa Napoli in ottica Champions. L'ennesimo k.o. per mano dell'Atalanta nelle ultime stagioni consegna alla Roma ed all'Inter speranze ottime per rientrare ed il team partenopeo continua nel suo trend negativo.
Colpito da una rete di Moralez, la squadra di Mazzarri ha l'unico sussulto con Lavezzi al "San Paolo" prima d'abbandonarsi al dato statistico che vede la Dea bestia nera per il Napoli. Schelotto manda Bellini a raccogliere il nuovo vantaggio in un match dominato dagli ospiti. Nella ripresa, in cui esce il pessimo Hamsik, nulla cambia e l'Atalanta batte cassa con Carmona grazie ad un gran destro da fuori.
La Roma supera gli asinelli punendo 3-1 l'Udinese. Sblocca Osvaldo poi il dominio dei lupi viene messo in dubbio da una pennellata di Di Natale valida per il pari di Fernandes prima del thé caldo; ma la Roma stavolta gioca e Totti le restituisce i 3 punti all'88' prima che Marquinho arrotondi.
L'Inter vince di rimonta agganciando a 48 punti gli azzurri. Il Siena passa a San Siro con D'Agostino poi una doppietta di Milito ribalta il punteggio.

La gioia di Di Michele. Ansa
Di Michele supera Lodi. Vine
la disperazione al "Massimino".
Il gran cuore salentino tiene in corsa il Lecce per la salvezza, ora a soli 2 punti dal Genoa. Gli uomini di Cosmi sbancano Catania in rimonta dopo la rete di Bergessio (colpo di testa forse in offside) benché Di Michele sbagli un rigore. Corvia fa 1-1 su assist di Muriel (millimetricamente in fuorigioco anche lui) mentre Carrizo protesta e si fa ammonire per la seconda volta. In porta va Lodi ed al primo contropiede il Lecce passa con Di Michele che insacca sulla respinta dell'improvvisato portiere facendosi perdonare.
Lodi dovrebbe prender scuola dal numero 17 che tra i pali anni fa parò addirittura un rigore.
Genoa e Fiorentina ora rischiano grosso. I rossoblù si fanno incredibilmente raggiungere dal Cesena a Marassi dopo il gol di Rossi da Mutu in uno stadio che rivive l'incubo dello scorso anno patito dai cugini, mentre la viola impatta 0-0 col Palermo dopo un'inutile tentativo di mani di Amauri.
Praticamente salvo invece il Parma dopo il 2-0 sul Novara con le firme di Giovinco e Jonathan.

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