«Il decesso è avvenuto a causa delle complicanze verificatesi a seguito di un intervento alla coleciste per via laparoscopica- è la comunicazione di Maurizio D'Amore, capo dell’Asl Napoli 3 -I medici non sono riusciti, nonostante le terapie rianimatorie attivate, ad arrestare l’emorragia scaturita da una lesione all’aorta».
L'Azienda sanitaria ed i carabinieri stanno già indagando mentre monta la rabbia dei parenti per quello che doveva esser un semplice controllo di routine e che ha ucciso una moglie e madre di famiglia di soli 25 anni.
Il direttore dell'azienda sanitaria Giuseppe Russo ha mandato un messaggio di cordoglio alla famiglia.
L'esame autoptico, disposto dal Pm di Torre Annunziata, potrà aiutare maggiormente le indagini, riguardanti almeno due medici, verrà eseguito nell'ospedale stabiese di San Leonardo, sperando quanto meno di poter far giustizia come chiesto dal marito della donna.
Da recenti dati dell'Osservatorio Sanità il 6% (7,5 miloni) dei casi dei pazienti ricoverati negli ospedali italiani è vittima di casi di malasanità. Spesso si parla soltanto di casi accaduti nel Sud ma è doveroso ricordare che l'incompetenza non ha regione come dimostra la morte del neonato Marcus De Verga al San Giovanni di Roma lo scorso 29 Giugno per una piccola crisi sanitaria. Al piccolo era stato somministrato del latte per via endovenosa dopo una crisi respiratoria.
| L'ospedale veronese di Borgotrento. Foto dell'articolo di "L'Arena". |
A Verona un uomo di soli 47 anni, dopo esser stato più volte rassicurato e dimesso frettolosamente per dei forti dolori in seguito ad un intervento di cardiologia, è morto mentre aspettava per l'ennesima visita.
Quasi una metafora del panorama incredibile dei casi di malasanità italiana. Attualmente sono indagati 53 medici; ma si attendono risposte giudiziarie.
Ci si domanda per tutti questi casi quanti ancora dovranno esserci e quando arriverà il momento di una sentenza definitiva.
Nessun commento:
Posta un commento