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domenica 21 aprile 2013

L'Euro-TOTO stende la Lazio. 18° gol. Pari Genoa, a passo d'uomo in coda.

Gli anticipi della 33^ di Serie A raccontano storie di ricerca di un lontano sorriso.
La serenità che da tempo manca al Genoa resta lontana dopo l'epilogo col segno X nell'ennesima occasione persa in casa, mentre quella realizzativa di Antonio Di Natale torna ad esser un attitudine ben alimentata dal capitano dell'Udinese, il quale con una gemma ha trascinato i friulani alla vittoria sulla Lazio, raggiunta a quota 51 nella lotta per l'Europa League.


Di Natale rilancia sé stesso ed i suoi.
Continua l'emergenza per Petkovic nell'anticipo di Udine che costringe il tecnico a rispolverare Mariusz Stankevicius.
I romani sul campo ci mettono sempre il massimo e tentano subito l'assalto con Ledesma che ci prova in avvio dalla distanza ma trova l'attenta presa di Brkic.
Antonio Di Natale trova invece una magia al 19' quando trafigge Marchetti con una volè di destro che lo porta al 18° centro stagionale. Un anno solare non continuo; ma che resta molto prolifico.
Ledesma tenta con il mancino una replica 2' più tardi trovando i guantoni fondamentali di Marchetti. In chiusura di frazione si vedono ancora i biancocelesti con Candreva che spaventa Guidolin grazie ad un insidioso traversone respinto da Danilo in corner.
Dias regala con un disimpegno errato a Basta la possibilità di un pronto raddoppio dopo il thé caldo.

Zielinski ruba palla. Gran personalità
per la stellina, nuovo talento by Pozzo.
Zielinski promette bene per il post-Di Natale. Il secondo tempo è tutto suo grazie a delle pregevoli giocate che portano il polacco vicino al primo sigillo personale, impedito solo dallo strepitoso Marchetti di questa stagione.
L'attaccante da spettacolo in un duetto con il suo capitano che spreca il raddoppio con un'esitazione prima di ricever la meritata standing-ovation. I cambi fatti dagli ospiti con Hernanes ed Ederson per Stankevicius e Ledesma non portano cambiamenti al punteggio che consente all'Udinese di raggiungere i rivali a 51 punti in zona Europa League.

Flores bacia la sua prima rete... amara.
L'incubo dei cugini spaventa il Genoa, in piena bagarre salvezza come capitato alla Samp due stagioni fa: è illusione pura la rete dopo appena 6 minuti di Floro Flores su assist di Matuzalem.
In una stagione dove il grifo ha le ali tappate della paura, Frey deve infatti compier un miracolo per non permettere a Lucchini l'immediato pari di testa; ma Del Grosso sul corner successivo inchioda dal limite dell'area il francese. L'offside di Brivio è passivo ed il pari valido.
Al 42' l'attaccante napoletano tenta il bis con una bella bicicleta; ma il tentativo in accartocciamento su sè stesso è facile da bloccare per Consigli.

Il Mr. è teso; ma predica ottimismo. 
La Dea cerca conferma aritmetica della salvezza e controlla senza problemi. Anche Jankovic tenta infatti vana gloria; mentre Colantuono viene espulso per le proteste contro Manfredini, reo d'una manata ad un giocatore orobico.
Bertolacci sfiora il gol della speranza rossoblù ma è Immobile ad aver la più ghiotta delle occasioni allo scadere quando Consigli gli spara addosso in uscita il rinvio costringendo il proprio terzino a disimpegnare sulla pressione della punta ex Pescara a porta vuota.
Vuoto come il bicchiere di Ballardini che continua a dirsi ottimista.

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