La rivelazione sarebbe stata fatta al giornale pakistano The Express Tribune da Maryam, moglie del collaboratore Ibrahim A-Kuwaiti, morto nell'agguato costato la vita costato la vita al numero 1 di Al Qaeda e a parte della sua famiglia.
| Il quartier generale di Abbottabad. |
Il leader del terrorismo mondiale veniva descritto da A-Kuwaiti come un povero alla figlia Rahma di nove anni quando la bimba s'era accorta della assenza costante del conviente della dimora di Abbotabbad. Da allora la piccola lo chiamò Miskeen Kaka, povero zio.
| La morte di Bin Laden in diretta. |
Il rapporto di 336 pagine non cita alcuna forma di legame tra la forza terroristica e la nazione pakistana, mentre per l'episodio dell'alt non è chiaro il modo in cui l'agente abbia lasciato andare Bin Laden: la spiegazione di Maryam, "Ibrahim quickly settled the matter", non lascia capire se l'agente, di fronte ad un Bin Laden probabilmente senza barba ma comunque probabilmente in ugual modo riconoscibile, venne corrotto o ucciso.
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