Pareggio senza reti in un campo ed in un match non all'altezza. Zlatan out.
Contenti a metà Pioli ed Allegri raccolgono un punto a testa nello scontro diretto per l'Europa tra un Milan reduce dal pesante k.o. con lo Spezia ed una Juve ancora debole in fase realizzativa.
La sfida parte subito con due guizzi: Maignan devia un velenoso corner di Cuadrado al 2', Calabria viene contenuto da Alex Sandro in area di rigore 60 secondi più tardi ed invoca un rigore giustamente non dato.
Il Milan è più intraprendente ma la botta dalla distanza di Leao a metà tempo è ben contenuta da Sczeszsny. Per il brasiliano c'è indubbiamente di peggio vista la recente condanna a pagare 16 milioni di euro a danno dello Sporting Lisbona per come si era svincolato nel 2018.
Il Milan è più intraprendente ma la botta dalla distanza di Leao a metà tempo è ben contenuta da Sczeszsny. Per il brasiliano c'è indubbiamente di peggio vista la recente condanna a pagare 16 milioni di euro a danno dello Sporting Lisbona per come si era svincolato nel 2018.
Il peggio per il Milan è non poter disporre invece di Ibra che al 27' abbandona il campo per un risentimento muscolare.
La Juve dalla parte opposta fa pochino e si vede con un incursione di Morata che reclama un rigore netto per contatto in aerea con Messias, ma la terna diretta da Di Bello non va nemmeno al VAR.
E' comunque una Juve povera in avanti che deve sperare nell'aiuto di Vlahovic già da Gennaio per alzare davvero l'asticella e le parole di Allegri a fine gara che parla di una bella partita e di aver tenuto il Milan a -7 riprovano quanto i bianconeri vivano alla giornata.
Contento di certo non lo è nemmeno Pioli che in attesa della ripresa col derby del 6 Febbraio perde terreno dai cugini
Contento di certo non lo è nemmeno Pioli che in attesa della ripresa col derby del 6 Febbraio perde terreno dai cugini
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