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venerdì 28 maggio 2010

Grecia ed il ricordo opaco del miracolo d'Euro 2004.

Se pensiamo alla Grecia come nazionale calcistica non può sfuggirci dalla mente l'impresa fatta nel 2004 dalla nazionale ellenica di fronte al proprio pubblico nella competizione europea.
Il team di Otto Reahhgel, c.t. tedesco, vinse infatti la coppa battendo in finale il Portogallo, già battuto 2-1 all'esordi, con una rete di Charisteas nei supplementari.
Del team di allora, come dell'eroe che decise il trofeo ad un passo dei rigori restano solo le foto degli appassionati ed i ricordi dei tifosi.
Quel successo, costruito su un arcigno sistema difensivo e sulle folate di Karagounis e Zagorakis, non potrà di sicuro venir bissato a livello mondiale, anche perchè il Gruppo B dove i biancazzurri sono inseriti comprende l'impossibile Argentina e le spinose Corea del Sud e Nigeria.

Gli eroi dell'impresa ellenica sono rimasti: Nikopolidis a dispetto delle sue quaranta primavere è ancora tra i pali davanti a Chalkias, in difesa sono rimasti il senatore Dellas, Kygiakos Seitaridis e Goumas, cui si è aggiunto il genoano dal rendimento costante, Papasthatopoulos. A centrocampo resta capitan Basinas, con Katsouranis e Giannakopoulos. Attacco totalmente dipendente dal giramondo Angelos Charisteas.
Il c.t. Reahhgel, ancora in carica dal 2001, però sa che questa volta miracoli ce ne saranno ben pochi.

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