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giovedì 27 maggio 2010

Lo smog tormenta i milanesi. Parcheggi e servizi di trasporto da incubo.

Milano è la città più produttiva d'Italia, ovvero quella che nello stivale lavora più e meglio, nonostante l'attuale crisi che intacca tutti i settori.
Il problema più grande della città meneghina è però l'inquinamento, visto che si calcola che la metropoli è settima nella classifica del superamento della soglia di polveri sottili durante l'anno. La precedono Napoli, Torino, Ancona, Mantova, Ravenna e Frosinone.
Il numero di giorni annui in cui la soglia superiore al limite dei 50 microgrammi al metro cubo viene superata è maggiore del triplo delle giornate, 35 in un anno, in cui può essere oltrepassata la soglia. Milano va per le 108.
L'inquinamento dell'aria è solo il problema più grande della sporca città in cui viviamo, ma a margine di questo vi è un altrettanto preoccupante fenomeno di sporcizia, dovuta a rifiuti gettati per strada. Purtroppo peraltro non si può dire che in tutte le vie vi sia una quantità adeguata di cestini, cosa che capita anche (ahinoi!) sulle strade principali del centro.
Le aree verdi che scarseggiano rendono maggiormente grave la situazione. Da un dossier on-line di cui vi passo il link volentieri (Milano città verde) emerge un numero di parchi relativamente basso per i metri della città, solo 46, per un totale di 48mila metri ca. su 182mila metri di superfice cittadina.

Dura vita nel capoluogo lombardo anche e soprattutto per il traffico e per i parcheggi. Qui collabora molto bene il comune a crearli, dal momento che in molte zone vengono disegnate strisce gialle e blu a ritmo incredibile. Negli ultimi tre o quattro anni quelle gialle che erano 43.000 prima del 2007 sono diventate quasi 110.000, moltiplicandosi oltre il doppio del numero.
Misura che crea non pochi problemi a chi viaggia verso il centro per necessità diurna o movida serale alla ricerca d'un posticino dove infilare la propria auto.
Diciamo comunque che la doppia-fila resta un nostro volgare mal costume e non può esser giustificata dalla nevrosi da parcheggio introvabile: chi lascia la propria auto davanti ad un'altra bloccandola evintemente non pensa al fastidio che proverebbe egli stesso nella medesima situazione. Ora è in via di sperimentazione da parte del Comune uno strumento di rilevamento elettronico delle targhe dei veicoli lasciati in doppia (ma anche tripla!) fila. Funzionerà? O saremo alle prese con multe inspiegabili?
Le multe peraltro per tutta la provincia rappresentano, prima d'essere un metodo di punire infrazioni, uno dei maggiori incassi locali. Pensate che Corsico, con i suoi semafori vergognosi (dove un verde può durare 4 secondi) sulla Vigevanese, detiene il record di multe fatte in un singolo tratto di strada nell'intera nazione. Ragazzi non è uno scherzo!! Lo dimostra un edizione molto remota del Tg5.
Comunque pare chiaro che lo stesso astuto criterio è adottato su scala provinciale, vista anche la sovente mancanza di indicazioni per gli autovelox, che la legge costringe invece a porre.

Menomale che l'Atm ha avuto la geniale idea di promuovere il servizio di bike-sharing che, forse anche per le disperate condizioni raccontate prima, ha riscosso tra i cittadini una grande adesione.
Non altrettanto si può dire del car-sharing, dato che spiegherei facilmente con la comunanza di problemi che si hanno con un auto propria, ecceto l'unico aspetto positivo del risparmio economico della benzina per una tariffa di 2,20 giornaliera. Bell'idea anche quella del Bus navetta per le discoteche.
Se l'Atm fosse tanto precisa quanto fantasiosa, a Milano il problema dei trasporti pubblici, per i quali non si può purtroppo scegliere una concorrenza, sarebbe inesistente.
Invece i mezzi, bus e tram indifferentemente, arrivano costantemente con vergognosi ritardi, che diventano attese senza speranza in caso di forte pioggia o neve (con autisti incivili pronti a chiuderti in faccia la porta), e sono, praticamente sempre, sporchissimi.
Per personale esperienza vi dico che è stato possibile trovare su un sedile del pullman la "cacca" d'un cane. Questo dovrebbe far riflettere sulla qualità dei nostri atteggiamenti riguardo al rapporto con la comunità.
Se torniamo alla tabella oraria delle vetture dell'azienda aranciotinta ci sarebbero imbarazzanti esempi da citare per quanto detto: la linea 90-91, non raramente paralizzata, e la 95 particolarmente drammatiche in cima alla classifica degli incubi.
Recentemente ho scoperto che le tessere Ecopass sono particolarmente fragili, quindi se la banda del pin si danneggia grattandola, avete praticamente perso l'importo della tesserina, data l'esperienza personale: il rimborso va chiesto al comune di Milano tramite mail e ne risponde l'Atm. Insomma: rassegnatevi!
Il quadro servizi è reso ancor più demoralizzante dalle attese per le visite mediche, ben spesso oltre i canonici 30 giorni di tempo, in un milione e mezzo di casi, con particolari allarmanti ritardi per l'oculistica.
Se non altro almeno in questo caso, le disgustose abitudini di alcuni cittadini non possono aggravare la situazione.
Per questo problema possiamo farci poco probabilmente; per il resto ci vorrebbe di sicuro un pò di buon senso di collaborazione.

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