Sarà l'occasione della vita per un paese massacrato dall'Apartheid fino allo scorso ventennio: il Sud Africa non ospiterà semplicemente un mondiale di calcio; ma sarà centro della curiosità del mondo per un mese indimenticabile. La nazione, a causa del regime di segregazione vigente fino ai primi anni '90, è stata esclusa dalle competizioni sportive internazionali dal 1950 al 1992. Per i "bafana-bafana" è la terza partecipazione ai Mondiali di Calcio. Eliminata nelle precedenti edizioni di Francia 1998 e Corea-Giappone 2002 al primo turno.Exploit storico la conquista irripetibile della Coppa d'Africa del 1996.
La squadra di allora disponeva di un cannoniere come Nomwethe, divenuto famoso in Italia all'Empoli, e di un Benny McCarthy, record-man, agli inizi della sua fantastica carriera.
Finiti i fasti di buon livello nel reparto avanzato, dove ora si fa affidamento a giovani come Mphela e Fanteni, il reparto con l'esperienza più significativa è quello difensivo, dove tra i pali troviamo Rowen Fernandez, portiere dell'Arminia Bielefeld, e davanti a lui il navigato esterno del Portsmouth Aroon Mokoena, Moon del Panathinaikos e il giovane Masilela, autore di una bella Champions col Maccabi Haifa, eliminato con onore nel gruppo della Juve.
La stella assoluta di questa selezione è ovviamente dell'Everton Steven Pjeenar, il quale vanta significanti esperienze a Dortmund e Amsterdam (sponda Ajax). Interessanti i verdi Tchabalala, un tornante molto offensivo, e il centrocampista Modise, entrambi messisi in luce nella bella Confederations Cup dello scorso anno, nella quale conoscemmo l'assordante tifo che si fa da quelle parti.
Il c.t. dei padroni di casa è l'uomo giusto per fare bene: Carlos Alberto Parreira, campione del mondo col Brasile del '94, dove tornò nel fallimentare mondiale del 2006, e già pronto a situazioni simili per le avventure con il Kuwait nell'82, Emirati Arabi nel '90 e in remotissimi tempi (dal '68 al '75) del Ghana.Se consideriamo il girone dei sud-africani, impegnati nell'esordio col Messico, poi con Francia e Uruguay il sogno d'una qualificazione non è impossibile. Decisamente abordabili Messico e Uruguay se i "bafana-bafana" saranno abili come nella Confederations (k.o. di misura per 1-0 col Brasile all'88' e per 3-2 con la Spagna, re d'Europa). Ed anche la Francia di Domenech, viste le recenti apparizioni, non avrà i 3 punti garantiti.
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