
Noi italiani la ricordiamo sicuramente per la sorprendente eliminazione truffa subita a casa loro nel 2002 grazie ai favori di Byron Moreno e al gol di Ahn (rete che gli costò la perdita del contratto col Perugia di Gaucci). Quell'anno la Corea buttò fuori da girone il Portogallo e poi la Spagna ai quarti, dove sulle principali testate giornalistiche apparsero titoli come "Es un robo!" (E' un furto!). Agli asiatici l'impresa riuscì comunque solo in parte visto che conclusero quarti, ottenendo comunque il miglior piazzamento storico dei 7 mondiali giocati, sconfitti dalla Turchia nella finalina.
Gli unici trofei in bacheca, dunque, sono le due remote coppe d'Asia del '56 e del '60.
Quell'esperienza fu seguita dalla Coppa del 2006 dove il c.t. Hiddink che aveva guidato la Corea all'impresa 4 anni prima contribuì all'eliminazione delle tigri asiatiche conquistando con la sua Australia il secondo posto dietro al Brasile nel Gruppo F della deludente Croazia.
Ora per gli asiatici sulla panchina c'è il c.t. di casa Jung Moo Huh, succeduto ad altri 2 tecnici olandesi, l'esperto Advokaat e Veerbek.

Sarà ancora una volta la velocità l'arma della Corea ma nel caldo sudafricano potrà difficilmente bastare contro gli altrettanto rapidi nigeriani (più abituati per altro a certe temperature), contro la Grecia, ma soprattutto contro l'Argentina.
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