
Da quell'anno i giocatori nati in terra algerina hanno avuto la possibilità di difendere la propria bandiera nel calcio, arrivando all'exploit della Coppa d'Africa vinta sulla Nigeria (1-0) nel 1990, unico trofeo in bacheca a tutt'oggi.
Le volpi del deserto ai mondiali mancavano da 24 anni ed il merito del ritorno è del c.t. Rabah Saadane che potrà contare su una squadra avara di grandi valori assoluti nel tostissimo girone con Inghilterra, Usa e Slovenia.
In rosa i nomi più significativi sono dei giocatori contrattualizzati per le società italiane: il trequartista Mourad Meghni, uomo poco impiegato ormai nella balbattante Lazio, e Ghezzal del Siena, espressosi su discreti livelli quest'anno.
Saifi, ora militante nel campionato quatariota, è ancora ovviamente il riferimento carismatico del team; mentre la retroguardia è totalmente affidata alla coppia europea Yahia (Bochum) e Bougherra (Rangers). In questo reparto buoni margini di crescita per Halliche. Regia di capitan Mansouri in mediana.
Molto affidamento si fa sulla tecnica pura di Karim Ziani del Wolfsburg (nella foto), star della nazionale del continente nero.
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