Gli iberici han buttato fuori l'Italia ai quarti, dopo la serie di rigori terminata con l'errore di Totò Di Natale, perforato 3 volte la spettacolare Russia (nemmeno qualificatasi per il Sud Africa grazie al clamoroso k.o. contro la Slovenia nel barrage) e steso in finale la Germania.
La qualificazione a questi mondiali è stata semplicissima: primato nel gruppo con 10 successi su altrettante gare. Nel raggruppamento ci si aspettava la maggiore concorrenza da Turchia e Belgio; invece la seconda forza a sorpresa è stata la Bosnia che non ha saputo completare l'impresa con la sconfitta nel barrage contro il Portogallo.
La formazione spagnola ha cambiato c.t. nonostante abbia raggiunto il massimo, come mai avvenuto prima, nella più recente competizione cui ha partecipato.Aragones è andato dai turchi del Fenerbache ed al suo posto è arrivato Vicente Del Bosque, ultimo c.t. capace di far sorridere il Real Madrid, oramai da tempo non più galattico.
La nuova guida delle furie rosse ha fatto il suo esordio nella Confederations dello scorso anno lasciando sorprendentemente campo per la finale agli Stati Uniti (2-0 per gli U.s.a. sugli iberici).
La rosa su cui conterà il tecnico è comunque stellare e per nulla inferiore al Brasile. Qualitativamente solo l'Argentina forse è di pari livello; ma l'handicap dell'albiceleste è che Maradona non ha ancora dimostrato di valere da guida tecnica la metà di ciò che era da giocatore.
Tra i pali Casillas, esordio da giovanissimo per lui, ma le riserve non possono certo esser chiamate tali. Parliamo infatti di Reina (Liverpool) e Valdes (Barcellona).
Difesa a quattro con Sergio Ramos ormai stabilmente adattato a destra, capitan Puyol alle ultime gare con la nazionale, e lo spavaldo Piquè in mezzo e Arbeloa. Riserve Albiòl, Capdevila e Marchena.
Centrocampo fatto in casa: questo è il reparto chiave della squadra. Qui i catalani Xavi, Iniesta e Busqùets sono metronomi fantastici, inoltre come non bastasse verranno supportati da C. Fabregas (unico estero del settore ma anche lui sembra destinato a vestire la maglia del Barca) e X. Alonso. Uno come David Silva qui è solo riserva. Viene da pensare peccato l'assenza di Marcos Senna.Davanti impossibile prescindere da David Villa e dal "nino" Torres; grandi protagonisti in Europa League.
Il diciassettenne Pedrito del Barca sarà comunque uno dei giovani più interessanti del torneo, visto che ha fatto gol con i blaugrana all'esordio in ogni competizione. Mata Llorente e Jesùs Navas completano questo "dream-team".
E' comunque vietato sottovalutare il girone, proprio perchè la Spagna non deve dimenticare i suoi precedenti. Inoltre, tagliando fuori l'Honduras per gli ottavi, Cile e Svizzera sono nazionali agguerrite (lo dimostra il lungo primato dei sudamericani su Brasile e Argentina in Conmebol).
Esordio il 16 contro gli elvetici, poi i centro americani ed il derby latino contro la "roja" di Bielsa chiuderà il gruppo.
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