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martedì 8 giugno 2010

Il calcio tutto velocità del Giappone.

Il Giappone è al quarto appuntamento mondiale consecutivo. Il paese del sol levante ospitò l'edizione del 2002 con la Corea ma Nakata (ormai ritiratosi) e compagni ebbero la sfortuna dopo lo storico superamento del girone (2-2 col Belgio, 1-0 sulla Russia e 2-0 sulla Tunisia) d'incontrare la Turchia che avrebbe chiuso come terza quell'edizione battendo la tanto odiata Corea.
In quegli anni i nipponici han conquistato due trofei nel loro continente, nel 2000 e 2004, ma nel mondiale tedesco hanno nuovamente dimostrato la loro inconsistenza nella fase finale.
Un punto strappato alla Croazia, poi caduta pronosticabile col Brasile ma soprattutto con l'Australia (2-0!), vera e propria rivale di quel gruppo.

Alla guida del Giappone Takeshi Okada, cavallo di ritorno: fu lui l'artefice del primo mondiale, quello di Francia 98. Un tecnico che dunque ha già lasciato bei ricordi in passato.

La figura carismatica del suo team è quella di sempre: Sunshuke Nakamura, ex Celtic Glasgow ricordato in Italia per i suoi dorati trascorsi alla Reggina. Le sue geometrie, e la sua pericolosità sui palloni inattivi, saranno fonte pura per il gioco dei compagni.

Narazaki e Kawashima i portieri, in difesa l'esperto Nakazawa.
Fantastico l'attacco con Honda del sorprendente Cska Mosca che difficilmente comunque troverà portieri dalle mani bucate al mondiale (come capitatogli in Champions) ed il catanese Morimoto, autore d'una stagione formidabile. Molti altri elementi sono della Japan-League.
Passare il girone con Danimarca e Olanda sarà assai dura; ancor di più l'eventuale ottavo con Brasile, Italia, Spagna o Portogallo.

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