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martedì 8 giugno 2010

L'Africa che promette bene, nonostante la tradizione.

La Costa d'Avorio è una nazione calcisticamente in forte crescita: lo si era intuito nel 1992 quando gli elefanti conquistarono la Coppa d'Africa, unico trofeo della loro storia, battendo dopo una lunga serie di penalties il Ghana. La prima partecipazione ai mondiali ottenuta quattro anni fa lo ha confermato: purtroppo per gli africani il girone con Olanda e Argentina (k.o. solo per 2-1 contro le due forti nazionali) non poteva consentire loro gli ottavi, nonostante il 3-0 ottenuto sulla Serbia.

Gli arancioverdi arrivano in Sud Africa senza sconfitte nel girone di qualificazione che han dunque superato senza problemi grazie alla guida di Sven Goran Eriksson, già c.t. della Svezia e dell'Inghilterra in passato.
L'esperto c.t. ha dato moltissimo nel nostro paese alla causa della Lazio portando dopo molti anni lo scudetto alle aquile; pertanto è uomo da risultati difficili.
Difficile invece che il c.t. nordico possa contare sulla punta di peso Didier Drogba, infortunatosi nel premondiale. Il reparto offensivo senza la stella del Chealsea prevederebbe comunque l'impiego dei validissimi Kalou e Konè, senza dimenticarsi di Keita.
Il portiere sarà sicuramente Barry, la difesa è "made in England" con Tourè ed Ebouè, ma anche con il "tedesco" Demel.
Qualità abbondante anche a centrocampo con la coppia centrale della Liga formata da Yaya Tourè e Zokora.

Quest'anno il gruppo degli elefanti comprende un'altra tostissima sud americana: non l'Argentina, ma il Brasile.
Data per scontata la mancanza di competitività dei nord coreani, sarà decisiva la partita d'esordio alle 16.00 a Porth Elizabeth del 15 Giugno contro il Portogallo.

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