Seguiteci su Instagram e Facebook live con LuneDìB tutti i lunedì alle 19,30

giovedì 30 settembre 2010

La Juve sfiora il colpo in casa del Mancio. Napoli salvo dopo 1 ora e mezza. Ok Palermo e Samp.

Come la Juventus. Il pareggio della sfida prestigiosa al "City of Manchester" raccolto dalla compagine bianconera sa di grande risultato dopo il periodo no dell'11 torinese.
La ottima prima mezzora con rete al pronti via di Iaquinta, che si conferma cannoniere ad orologeria anche dopo l'infortunio, e la solidità tra i reparti ha destato ottime impressioni per la formazione che sarà ospite dell'Inter domenica sera in campionato.
Il Napoli invece si salva al 98' dopo un primo quarto d'ora da manicomio ed una ripresa ricca di chance divorate. La Samp e il Palermo superano col minimo sforzo avversari molto abbordabili.

Iaquinta pazzo di gioia.
Del Piero sfortunato.
La Juve, nella quale tornano dal primo De Ceglie e Martinez, propone gioco per una buona mezzora fino a che inizia a spinger anche il City ed è bravo Manninger dopo un palo ad evitare il pari di Adebayor, pure lui rientrante, dopo mezzora. Preludio del gol al passivo che arriva sulla prima infilata della difesa bianconera con Johnson al 37'. Gran merito al taglio comunque fatto dal centrocampista inglese.
La ripresa sonnecchia fino al 66' quando Del Piero può sfruttare un calcio piazzato per impensierire Hart, ma la conclusione tesa è di poco larga sul palo lontano. Iaquinta ignora Pepe in un contropiede pericolosissimo facendo sfumare una grande chance.
Melo, entrato per Krasic, vuol dare spolvero ai suoi nel noioso finale e recupera un pallone impostando un break che porta alla punizione dal limite. Il tiro di sua maestà Del Piero è talmente perfetto che centra la traversa. La risposta di Tevez non è all'altezza ed il match si conclude in parità, con una Juve che avrebbe meritato di più.

Pazzini attende la rete in A.
Vince il Palermo nel modo più inatteso con il Losanna. La formazione svizzera arrivata al "Barbera" milita nella serie B elvetica e pareva dover esser l'anello debole della intera competizione, anche per il sonoro 3-0 patito all'esordio; ma i rosanero si son complicati la vita notevolmente.
Un'ora d'assenza dal campo per i casalinghi favorisce le occasioni di Silvio che non usa la testa a dovere, come invece fa Migliaccio ad 11 minuti dalla fine su assist di Pastore, il quale aveva sostituito Miccoli a fine primo tempo per l'infortunio del rientrante ex nazionale azzurro.
Bene anche la Samp che concede poco al Debrecen ma clamorosamente non dilaga a dispetto della modesta avversaria ungherese. Comunque un rigore di Pazzini, da lui guadagnato e trasformato al 18', consente a De Carlo di aver la leadership del gruppo col Psv.

Hamsik fa strada ai suoi.
Il Napoli è incomprensibile nel match preserale a Bucarest. Regala ai rumeni della Steaua un quarto d'ora e va sotto per 3-0. Subito Cribari regala un'autorete ai casalinghi poi De Sanctis va a spasso sulla punizione di Tanase all'11' e regala la festa ai rossoblù. Terzo gol per la Juve di Romania al 16' con Kapetanos, il quale si fa poi cacciare per rosso diretto alla mezzora. L'episodio riaccende la fiducia del Napoli che prima sbatte sul palo poi trova alimentata la fiammella da Vitale, il quale butta in porta al 44' dopo il palo di Sosa su calcio piazzato.
Nella ripresa la partita cambia con l'ingresso di Hamsik; ma per il Napoli c'è un brivido con una doppia traversa Nicolita-Tanase dopo una decina di minuti. Poi i partenopei dominano incostratati con Lavezzi e Cavani sempre a tener in allerta i casalinghi. Il problema degli uomini di Mazzarri è l'imprecisione, ma Hamsik risolve in modo spettacolare la questione al 73' con un gran sinistro dai 28 metri a girare sul secondo palo.
Entra anche il rumeno Dumitru per gli azzurri che maledicono Tatarusanu per due grandi parate nel finale e per una perdita di tempo che brucia i primi 3 di recupero. Arriva anche un cambio nell'extra-time per i rumeni così si gioca fino al 98', quando Cavani sull'unico pallone azzeccato da Gargano gela i rumeni che avevan creduto di poter rinunciare a far calcio più d'un'ora grazie ad una sassata sotto la traversa.
Polemiche inutili e vergognose quelle dei dirigenti nel finale che aggrediscono l'arbitro, placate dal tecnico ex Fiorentina Laecatus.

Nessun commento:

Posta un commento