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mercoledì 3 novembre 2010

Bale sfascia i nerazzurri. Stop Barca. Werder impressiona in negativo.

Il "White-hart lane" è fatale per l'Inter alla prima sconfitta in Champions League della stagione.
Bale, che aveva dimostrato il suo strapotere già a Milano, conferma che sulla fascia sinistra è incontenibile anche per un velocista come Maicon e crea scompigli dalle parti del brasiliano non sufficientemente protetto da Biabiany. Eto'o è l'emento più positivo dei nerazzurri. Sneijder si vede solo su un calcio piazzato ma Cudicini è bravo a tenerlo a bada.

Delusione e impotenza per Benitez.
Partita strepitosa per continuità di ritmo. Avvio buono per entrambe le formazioni con Eto'o che cerca immediatamente di sbloccare grazie ad un'acclerazione fulminea con conclusione che lascia di sasso il portiere ex Chelsea. Sembra potere esser un buon segnale per i nerazzurri vista anche la buona ispirazione di Biabiany; ma al 18' Lukas Modric si accentra palla al piede sfruttando la sciagurata difesa di Muntari e mette a filtrare per Van Der Vaart; Rafa, incitato da uno striscione dei suoi tifosi ("C'è un solo Rafa!") è solo di fronte a Castellazzi, alla sua prima di Champions, e lo brucia sul primo palo. Lucio e Samuel piazzati fuori dalla linea corretta, Chivu tiene in gioco l'olandese e i nerazzurri devono recuperare.
Entra in partita presto anche lo spauracchio dell'Inter Bale che vince sempre i duelli con Maicon e arma Crouch al colpo di testa o alla sponda. Peccato che il vecchio Peter dimostri d'aver piedi poco soffici alla mezzora quando innescato da un perfetto cross del 21enne gallese ciabatta da due passi il raddoppio.
La formazione londinese deve tirare un sospiro di sollievo in una sola occasione nel primo tempo quando Eto'o, funambolico nel danzar palla al piede, procura a Sneijder l'occasione del pari, ma sul suo piazzato le 36 primavere di Carlo Cudicini salvano il parziale.

Crouch e Bale killers nerazzurri.
Ripresa che si apre con lo stesso copione del primo tempo. Benitez inserisce il giovanissimo Malcom per dar maggior copertura, ma i risultati non si vedono. Si vede solo Bale ed al quarto d'ora il talento dei londinesi fugge via sulla sinistra e serve a Crouch il 2-0, realizzato in spaccata. Castellazzi non riesce a intercettare in questa circostanza il fendente basso dell'ala avversaria.
Entrano Milito e Coutinho per cercare di rientrare in partita, ma a ridar speranza agli ospiti è l'unico attaccante dal quale ci si può aspettare il lampo anche in una serata così negativa. Eto'o di fatti compie un altra prodezza a dieci dalla fine quando fulmina Hutton nel dribbling e chiude nell'angolo basso la sua conclusione imparabile per Cudicini. La speranza non viene assecondata dal gioco, l'assalto è confuso e Bale si fa beffe del biscione in contropiede, allungandosi in affondo contro Lucio per 35 metri il pallone da portare sul fondo e servire a Pavlychenko per il 3-1 conclusivo.

Seguono Copenhagen-Barca, Brema-Twente e le altre -->


Il Copenhagen merita applausi.
Il Barcellona questa sera ha capito che il Copenhagen è una realtà nel gruppo D, dopo aver già sofferto al "Camp nou". Blaugrana che tremano in avvio con N'doye, ma sfiorano poi il vantaggio con Villa fermato col ginocchio da Wiland.
Nulla da fare per lo svedese alla mezzora quando la pulce lo batte con la sponda del palo, ma i danesi pareggiano poco dopo con Claudemir, brasiliano al primo centro in Europa.
Dopo il botta e risposta in 120 secondi del primo tempo nella ripresa occasionissima per N'doye, fermato da un'uscita da codice penale di Valdes. Solbakken s'infuria ma viene salvato dalla buona sorte quando Pedrito coglie il palo su splendido destro a giro al 93'.
La sfida resta accesa anche dopo il triplice fischio perché l'allenatore danese va a lamentarsi con Guardiola venendo malamente allontanato da Busquets con una spinta.
Nell'altra sfida del gruppo Rubin e Pana avevan fatto poco oggi pomeriggio per superarsi chiudendo con uno 0-0 ed una eliminazione in attesa solo di conferma.

Chadli abbracciato dai compagni.
Il Werder è sorprendente per inconsistenza anche di fronte al proprio pubblico e incassa un 2-0 a domicilio dal Twente. La gara vede un Brema sprecone (bravissimo però Mihajlov su un colpo di testa di Pizarro), poi si orienta col rosso a Frings (fallo da ultimo uomo su Ruiz).
Primo avviso a Mielitz, sostituto di Wiese, dal palo di Chadli, poi lo stesso attaccante al 73' conclude da fuori, trovando una deviazione che spiazza il portiere tedesco e regala il vantaggio agli ospiti. Raddoppio servito quattro minuti più tardi da un elegantissimo colpo di testa in tuffo by de Jong.

Storica doppietta di Coentrao.
Il Benfica è matto: vince 4-3 sul Lione dopo esser stato in vantaggio di 4 reti. Prima ora da sogno per i lusitani a bersaglio con Kardec che insacca di testa al 20' e reti di Coentrao e J.Garcia, il quale sfrutta un uscita solo abozzata da Lloris. Spettacolare il contropiede finalizzato in lob da Coentrao che porta le aquile al poker.
Poi cala vertiginosamente la tensione e Gourcouff con una prodezza prima e Gomis poi realizzano per i transalpini. Al novantacinquesimo il portiere portoghese Roberto si conferma scarso (come dimostrato con le papere in Liga Sagres) e regala a Lovren il gol del -1; ma non c'è più tempo.
L'Hapoel Tel Aviv conquista in Israele il suo storico primo punto in Champions sullo Schalke, anche se non può ritenersi contento per il finale di gara nel quale raccoglie meno del meritato.

Il gruppo C è privo di sorprese per Manchester e Valencia. Lo United sblocca a Bursa dopo 48 minuti con Fletcher e dilaga sul 3-0 con i giovani Obertan e Bebè nell'ultimo quarto d'ora.
Il Valencia ha un compito più agevole al "Mestalla" e riscatta i due ultimi crac interni in liga con lo stesso punteggio sui Rangers. Il solito Soldado apre le danze tre minuti dopo la mezzora. L'ex Madrid raddoppia al 71' prima che Tino Costa, secondo centro per lui nella competizione, arrotondi a tre il computo delle marcature.

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