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giovedì 17 febbraio 2011

La Roma ne becca 3. Quasi out.

Ce l'avessero raccontato alla vigilia ci saremo fatti una risata benché lo Shakhtar di Donetsk sia formazione capace di vincere soli pochissimi anni fa la coppa Uefa e nonostante la guida tecnica degli ucraini sia Mircea Lucescu, già molte volte uomo pericoloso in casa per la i lupi e comunque foriero di pessimi ricordi europei, vedi Galatasaray-Roma del 2002 con maxi rissa finale e un impazzito Zebina, squalifiche ed annesso caso diplomatico.
Ieri sera in verità il santone rumeno ha avuto la meglio per gli errori fatti dagli avversari che hanno letteralmente regalato due reti e concesso tante altre letali occasioni.


Prima Perrotta; poi il nulla.
La Roma di Champions affronta l'ottavo di finale addirittura col terzo portiere Alexandre Doni, davanti al quale Burdisso (sempre presente quest'anno quando si gioca con il pallone a stelle blu) fa coppia con Mexés; davanti con Totti gioca Vucinic per i problemi fisici di Marco Borriello.
E' il montenegrino a rappresentare al meglio la serata giallorossa dando i migliori segnali nella mezzora tutta romana prima serpentineggiando pericolosamente sulla sinistra poi spaventando Pyatov con un'improvvisa conclusione dal vertice che muore d'un amen oltre l'incrocio.
I lupi hanno il piglio, pur apparendo un pò arruffoni, ma al 20' la Roma conferma di far sul serio con un colpo di testa di Burdisso che arriva come un siluro su corner di Totti e manda clamorosamente a lato.
Gol nell'aria che arriva grazie a Taddei, il cui lento cross non trova l'uscita di Pyatov ma la deviazione di Perrotta e la palla è dentro con carambola su Rat.

Douglas Costa.. carissimo.
Non si può festeggiare che i brasiliani d'Ucraina impattano con Jadson, senz'altro fortunato con De Rossi che spiazza Doni, ma troppo libero al tiro solo un minuto dopo il gol del vantaggio.
Gli uomini di Ranieri prendono un'altra bambola al 36' e stavolta è un capolavoro di Douglas Costa che rientra sul sinistro al limite dell'area e scaraventa sotto l'incrocio.
La reazione è solo abbozzata e Riise sviene al 41' regalando l'uno contro due del gol di Luiz Adriano che chiude il discorso qualificazione.
Menez prova un piazzato a giro ma la sfera è larga abbondantemente.

Il lampo di Yeremy.
Il norvegese sfortunato esce nella ripresa per Castellini e la Roma prova ad esser diversa nonostante le chances lasciate agli ospiti.
Menez trova un lampo nella sua illeggibile partita al 61' con un destro sotto l'incrocio che ridà speranze ai padroni di casa; ma queste resteranno tali perché il francese non sfrutta poi un tacco di Totti per il pari e Borriello, che impreca in panca dicendo "Ho fatto 20,000 gol!" in campo non da seguito alle chiacchiere.
Il francese ha tuttavia un cattivo rendimento ed un atteggiamento deleterio nell'arco dei secondi 45 minuti prendendosi un giallo stupido (un ucraino contro 4 giallorossi) che gli farà saltare il ritorno a Donetsk dove servirà un 2-0.
Se la Roma sarà la stessa di questa sera, gli ucraini, dopo la prima qualificazione agli ottavi, giocheranno anche i quarti.

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