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lunedì 7 marzo 2011

L'lnter risponde al Milan. Napoli fermato da Mazzoleni. Cosmi parte male.

L'Inter perfetta di Leonardo, 33 punti su 39 disponibili, non si ferma e non si lascia abbattere dalla fortunosa vittoria dei rivali scudetto a Torino.
Comincia male col Genoa la formazione meneghina andando sotto per un gol di Palacio ma poi trita i rossoblù con cinque gol che arrivano prima per errori dei rivali poi per manifesta superiorità.
Il primo tempo si chiude col vantaggio ospite ma subito nella ripresa con l'ingresso di Pandev i campioni d'Italia pareggiano con Pazzini e ribaltano del tutto il parziale grazie a Eto'o, agevolato da un bagher da scarso pallavolista di Eduardo su una botta di Pandev da fuori. Il camerunese si prende poi i meriti artistici per il gol chiudi-partita prima delle reti del macedone e Nagatomo.

Mazzarri s'arrabbia; Cannavaro:
-Arriveranno errori per noi!-
Il Napoli invece al contrario dei nerazzurri non difetta nella partenza ma raccoglie un solo punto in una sfida assolutamente possibile da conquistare contro il Brescia. Cavani sfiora il gol immediato ma Arcari gli blocca il colpo di tacco sulla linea lasciando el matador a secco per la 5^ gara consecutiva poi i partenopei s'arrabbiano per due rigori non concessi su Maggio e Mascara. Questo nervosismo (sette gialli per i campani) porta all'espulsione di Mazzarri a seguito della quale il "San Paolo" esplode contro l'arbitro, incitato da De Laurentis. Caracciolo spreca tre buone occasioni nel finale che impediscono il colpaccio alle rondinelle.


Sculli alle prime gioie romane.
La Lazio s'avvicina dunque al terzo posto con il successo per 2-0 sul Palermo neo-targato Cosmi. Troppo presto per veder i frutti del tecnico ex Perugia sulla panchina sicula con una difesa ancora troppo incerta nonostante l'osare spavaldo del nuovo mister con i terzini Cassani e Balzaretti più alti.
Alla prima palla gol la Lazio passa grazie a Ledesma rifinitore per Sculli che batte l'impotente Sirigu. Stessi attori e stessi ruoli per il raddoppio con un Sirigu stavolta disastroso, come i compagni e Munoz su tutti, nel tentativo d'uscita aerea. Da segnalare che l'uomo del match è costretto ad abbandonare il campo in avvio di ripresa per una reazione allergica alla vernice del terreno di gioco.
La vittoria biancoceleste è propedeutica per il derby e tiene lontana l'Udinese la quale batte con inaspettata sofferenza e stitichezza il Bari al "Friuli": partita decisa da un rigore di Di Natale (se lo guadagna il più attivo tra i friulani che ovviamente è Sanchez) ma Handanovic nel finale deve compiere un miracolo su una fulminea girata di Huseklepp.

GiaccheriNho...
Torna al gol Adrian Mutu e lo a per ben due volte contro il Catania su altrettante dormite della difesa di Simeone, subito in doppio svantaggio. Gila arrotonda le reti a 3 ed i cattivi pensieri sono lontani.
Tremendamente vicini invece gli spettri del fallimento stagionale per la Samp, la quale è battuta in casa dal Cesena e da stasera orfana del timoniere Di Carlo. A condannare i doriani ci pensa prima Parolo a fine tempo prima che Giaccherini umili "Marassi" con due gemme che lo riportano alla stima spesa per lui da tanti ammiratori che lo avevano conosciuto in B. La clamorosa sconfitta viene ridimensionata solo da una gaffe di Antonioli (presa ciccata e tap-in di Volta) e dalla rete in extremis di Massimo Maccarone. Cavasin s'avvicina.

130 gol in A per Di Vaio.
Due pareggi importanti per la salvezza in Chievo-Parma e Bologna-Cagliari, maturati però in modo del tutto opposto. Se la gara del "Bentegodi" si spegne infatti su un pallido 0-0 quella giocata in Emilia è vivace e ricca di colpi di scena: prima Di Vaio insacca l'1-0 attorno alla mezzora su calcio di rigore procuratosi da sè poi gli isolani pareggiano su un discusso cross di Nainngolan (palla oltre la linea non vista) con Cossu e poi ribaltano la situazione con Ragatzu; ma, quando la sfida pare esaurirsi con un k.o. interno, il "Dall'ara" può esplodere per il destro al volo di Gimenez che fissa la parità nell'ultimo secondo utile.

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