Mourinho rispolvera una storia galactica. Dolce pari per il Chelsea.

Il sortilegio è spezzato. Il Real Madrid torna ai quarti di finale di Champions League dopo ben sei anni.
Per riportarlo alla gloria non son serviti i milioni spesi da Florentino Perez nell'ultimo decennio, ma la mentalità vincente portata da José Mourinho e la classe cristallina dell'asso portoghese Cristiano Ronaldo il quale, pur non al meglio, ha giocato un primo tempo strepitoso costringendo subito il Lione sulla difensiva ed il portiere francese Lloris ad almeno tre interventi fondamentali.
Per gli uomini di Puel, dopo il pari del "De Gerland", lo stallo è durato mezzora abbondante poi il crollo sotto la convinta spinta dei blancos, finalmente all'altezza della competizione. E' la prima vittoria delle merengues nelle quattro doppie sfide con i transalpini, semifinalisti lo scorso anno.

Loro hanno riscritto la storia blanca. 

Karim Benzema aveva punito nella propria nido il club dove s'è affermato due settimane fa. Questa sera s'è ripetuto ancora, lasciando una traccia pesantissima sulla sfida col gol del raddoppio.
Il numero 9, partito spesso riserva ad inizio stagione per le idee del Mou, è riuscito a guadagnarsi la stima del tecnico portoghese a suon di importanti gol. Ora è indiscutibile quanto il pupillo Cristiano Ronaldo.
R7 questa sera non era al meglio, rientrando dopo un lungo infortunio; ma ha subito dominato la scena costringendo Lloris a due uscite su di lui nel primo quarto d'ora e costringendolo ad una strepitosa parata in corner su un calcio piazzato.
Del Lione si vede solo un destro a rientrare di Lisandro Gomez; mentre Gorcouff s'assenta del tutto dalla sfida.
Marcelo al 37' triangola con Ronaldo, il cui tocco di ritorno è perfetto: il terzino brasiliano s'esibisce in un dribbling sul legnoso Chris con un pregevole tacco e vince l'opposizione insufficiente di Lloris.

Festa grande al "Bernabeu".

Il secondo tempo potrebbe servire agli ospiti per fare il gol che rimanderebbe il verdetto ai supplementari ma la difesa di pastafrolla delle scorse edizioni per il Real non esiste più. Invece è troppo debole e scarsa quella francese, bucata ancora dal connazionale Benzema al 62', cui la coppia Lovren-Chris concede una prateria di fronte a Lloris per piazzare il sigillo che chiude i giochi.
Il Real prende a dominare, Mou è in piedi a godersi l'abbraccio del Bernabeu ed in un momento così perfetto c'è gloria pur per l'incostante Di Maria, in rete dieci minuti più tardi, su una dormita avversaria in fotocopia a quella del 2-0.

Una fase di gioco a "Stamford"

Il Chelsea fa compagnia a Mou nei quarti con lo 0-0 di "Stamford Bridge". Da segnalare per gli uomini di Ancellotti, ben conscio di dover evitare il Barca, qualche leziosismo eccessivo ed un rischio corso nel primo tempo su punizione di N'doye alla mezzora che lascia immobile Cech.
Mobilissimo invece Didier Drogba, in campo stavolta al posto di Torres che nella ripresa non lascia traccia.
Un legno lo colpiscono anche i blues con Mikel; ma per i londinesi la cosa più importante questa sera non era marcare il gol.