Era successo col Cesena, s'era ripetuto col Catania ed ora la legge della C amara viene elevata alla terza con la rimonta del Chievo dallo svantaggio di 2-0 a Torino come avvenuto con le altre pretendenti alla salvezza.
Un ora di lavoro, di gioco e di controllo della gara buttate via questa sera in un solo minuto. Con tutto ciò viene buttata via la speranza Champions e se domani il Palermo supera il Milan la Juve l'anno prossimo non valicherà il varco europeo.
La Juventus all' "Olimpico" di Torino si presenta alla sfida decisiva contro un Chievo praticamente salvo con l'highlander Del Piero e Matri in avanti e Claudio Marchisio al posto di Melo in mediana per le esternazioni del brasiliano su Twitter. Il Chievo invece rinuncia a Moscardelli, infortunato, per Thereau.
| Del Piero modello a 37 anni. |
Alberto Aquilani potrebbe raddoppiare qualche istante dopo con un tiro deviato da Andreolli ma Sorrentino è abilissimo ad inarcarsi per deviare in corner. Poco dopo ancora l'ex Liverpool calcia a botta sicura ma mette alto dal limite dell'area sulla conclusione al volo.
Thereau si fa male e lascia il campo a Mariano Bogliacino nella fase finale della frazione.
| Sorrentino festeggia il pareggio. Chievo matematicamente salvo. |
Krasic fugge via da destra qualche istante dopo, cercando di dare uno scossone alla sua opaca seconda parte di stagione, ma il suo cross sfiora solo la traversa; poi Matri raccoglie la palla da sinistra e gli butta in testa il pallone del 3-0 che il biondo cespugliato butta fuori dalla porta.
Gli errori si pagano ed il Chievo accorcia con Uribe al 63' grazie ad una punizione che incoccia sul palo e poi sull'ex Once Caldas, appena entrato, che rende vano il tentativo di chiusura di Barzagli.
Basta un minuto per il pari che Sardo schiaffeggia in porta col piattone dopo un altro palo di Pellissier.
Non c'è limite all'incredibile a Torino con il valdaostano che dribbla Buffon uscito altissimo sul contropiede poco dopo e serve Uribe a porta vuota, ma il colombiano serve il pallone a Marchisio sulla linea.
La spinta della Juve incoccia sul palo con Chiellini e Toni, il quale reclama un rigore di pari dignità di quello d'apertura; ma il metro di Gervasoni non è lo stesso.
Male lui, ma soprattutto male la Juve la quale non può imprecare con la malasorte ma solo contro sé stessa e le sue mancanze, agonistiche e qualitative, per aver buttato via tutte le chances europee.
Ora la Champions è impossibile (basta un punto dell'Udinese per lasciare al palo la Signora) e l'Europa League resta appesa alla qualificazione del Milan nella sfida di Coppa Italia di domani col Palermo.
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