Il belga 26enne sarebbe diventato papà tra un mese. La notizia del suo decesso è stata data solo dopo aver avvisato la moglie telefonicamente, la quale stava guidando sulla sua auto in attesa di sapere come andasse la giornata dell'atleta.
La rovinosa caduta è avvenuta a Mezzanego, in uno dei tratti più tecnici del percorso della tappa, alle 16,20 dove il ciclista era arrivato ad una velocità di circa 65 chilometri orari, una velocità non altissima.
Ma la dinamica della caduta è rovinosa perché il ciclista della Leopard Trek picchia col pedale su un guardrail venendo sbalzato contro un muretto. Nello schianto riporta un trauma cranico e facciale violentissimo e sin dalle prime immagini che stringono sulla sua sagoma a terra i cronisti della RAI si rendono conto del dramma che stanno vivendo in diretta.
I soccorsi giungono in 30 secondi e tentano immediatamente la rianimazione con un massaggio cardiaco mentre l'elicottero ha difficoltà a trovare un punto per l'atterraggio.
Sul luogo del dramma il dottor Giovanni Tredici è assistito da una ricca equipe ma le condizioni sono irreversibili per il ciclista il cui cuore smette di battere prima che l'elicottero possa atterrare ad un centinaio di metri.
Bennati, capitano di squadra, e i suoi compagni si rintano nel pullman in lacrime.
| Angelo Zomegnan, il boss del Giro. |
"Lasciamo ai corridori della Leopard e a tutti gli altri la libertà di interpretare a loro volontà la tappa di domani. Qualsiasi scelta faranno la rispetteremo. Era già stato previsto che nella tappa di Tropea, a Sant’Eufemia, si sarebbero ricordate le vittime di Lamezia Terme, purtroppo ne ricorderemo una in più."
La procura di Rapallo aprirà un'inchiesta su questa tragica caduta mortale per quella che sembra davvero essere una fatalità inevitabile. I ciclisti spesso raggiungono velocità più elevate come sottolinea l'ex corridore e compagno di squadra Ghirotto.
Weylandt, trionfatore nella tappa di Middelburg nello scorso Giro, aveva già subito una brutta caduta nello scorso anno e da questa sera purtroppo è la quarta vittima della competizione dopo il padovano Ponsin (1052), lo spagnolo Santisteban (1976) ed il lombardo Ravasio (nel 1986).
L'ultimo decesso sulle due ruote senza motore tra i professionisti risale invece al giro del Friuli dello scorso anno quando Fabio Casarotto venne centrato in pieno da un auto in seguito ad una caduta.
In questo video le drammatiche immagini della diretta televisiva:
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