Domani si vota per l'importante referendum sulla privatizzazione dell'acqua, sullo sviluppo nucleare e sul legittimo impedimento.
L'importante data di urne ha rischiato persino di saltare per via d'una legge bocciata dalla Cassazione soltanto
il 04/06. Si tratta insomma d'un referendum abrogativo osteggiato dal governo soprattutto per via della questione nucleare come ammesso spudoratamente dal premier Berlusconi che ha definito una decisione spinta dall'onta emotiva l'eventuale di Fukushima bocciatura della corsa atomica dell'Italia.
Le migliaia di firme raccolte per questo quesito abrogativo fortunatamente non sono invece state vanificate perché le questioni poste vanno al di là dell'esser di destra o di sinistra; ma riguardano lo sviluppo sociale e nel welfare del paese.
Analizzeremo punto per punto il referendum, partendo dai primi due quesiti riguardanti entrambi le risorse idriche.
| L'acqua è un bene comune. |
Traducendolo per i comuni mortali, il Governo vorrebbe privatizzare la gestione dell'acqua togliendola ai 64 enti pubblici che la controllano affidando a gare d'appalto la gestione tramite il raggiungimento d'una quota del 40% da parte d'un privato. Mentre per le attuali società il capitale borsistico dovrà esser ridotto al 40% entro Giugno 2013 ed al 30% entro Dicembre 2015.
-Il secondo quesito su questa materia è teso a far cadere una legge vergognosa che permette ad oggi un guadagno del 7% sulla tariffa idrica da parte del gestore senza un rinvestimento nella qualità del servizio.
Esso recita così: «Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente alla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”?»
Esso recita così: «Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente alla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”?»
Ricordiamo che per opporsi a questa legge, bisogna barrare il sì, poichè viene chiesto se la si vuole abrogare.
-La terza questione, forse la più spinosa, è legata al nucleare, del quale avevamo già parlato esprimendo bene la nostra opinione (vedi art. Il nucleare fa saltare in aria la democrazia.).
Al giorno d'oggi l'energia nucleare è la risorsa più efficace per soddisfare il fabbisogno delle popolazioni, ma essa comporta tuttavia troppi pericoli.
Berlusconi ha ragione nell'affermare che c'è un coinvolgimento emotivo alto nell'andare a votare ora su questo tema, perché quello che è successo a Fukushima è un segnale chiaro che non abbiamo il controllo totale su questa forza. I danni prodotti dallo tsunami in quella centrale verranno patiti per minimo 200 anni dai cittadini di Tokyo con un fortissimo incremento del tasso tumorale e più in generale con l'esposizione altissima alle radiazioni.
| Veronica vive a Kiev, ha un tumore ai bulbi oculari che la sta rendendo cieca. Per salvarla occorrono 40mila €. |
Gli effetti dell'incidente di Chernobyl, Ucraina, a tutt'oggi, sono spaventosi come dimostra questa foto.
Un recente reportage de "Le iene" ha realizzato una testimonianza sul luogo del disastro di 25 anni fa nel quale si testimonia che le radiazioni sono anche 178 volte superiori al livello consentito (Servizio di Pelazza).
Gli effetti di questa catastrofe scadranno fra 600 anni.
Se paesi come lo stesso Giappone e la Germania stanno dubitando del nucleare vuol dire che questi reputano la risorsa atomica una minaccia per l'umanità. Ed attualmente l'Italia proseguirebbe la sua corsa solo in ragione dei 27 miliardi che il governo incasserebbe per via dei contratti italofrancesi tra Enel ed Epr.
E' vero che sul confine italiano ci sono 8 centrali francesi (la Francia è il paese più attrezzato al mondo con le sue 60 centrali); ma votando NO si consentirebbe la costruzione di altre 8 centrali nel nostro territorio.
Gli stessi sostenitori del nucleare sanno che le nuove centrali non eliminano del tutto il problema delle scorie e quantificano in modo approssimativo il loro smaltimento in 20 anni. Un balzo molto ottimistico rispetto allo standard attuale.
Le energie alternative attualmente non garantiscono la stessa produttività perché probabilmente non vi è uno studio approfondito delle risorse; benché prospettive come i pannelli solari siano interessantissime per il nostro paese.
| Alfano, il suo lodo venne cancellato; ma la Costituzione è ancora minacciata. |
Questa legge è scritta nel suo complesso secondo principi democratici che consentono a qualsiasi cittadino il rinvio d'un udienza processuale per seri impegni che ne impediscano la presenza in aula.
Nello specifico, per quanto riguarda le cariche politiche, e più di tutti il Presidente del Consiglio, questa dispone che egli possa assentarsi invocando il legittimo impedimento per attività coessenziali al governo (commi 1, sul capo di governo, e 2, sui ministri).
A far discutere di questa legge è il comma 3 introdotto nel Ddl del 7 Aprile 2010 che di fatto sottrae ai giudici la possibilità di stabilire se la necessità supposta di invocare il legittimo impedimento sia motivata per il politico che ne fa richiesta: in questa parte della norma infatti viene scritto che "il giudice rinvia il processo ad altra udienza, quando ricorrano le ipotesi in cui si ravvisa legittimo impedimento a comparire per premier e ministri", lasciando praticamente campo libero in materia al processato di rinviare l'udienza fino a 6 mesi.
In un paese democratico questo comma è un abuso di potere.
Si sottolinea comunque che il rinvio dell'udienza per legittimo impedimento non grava sul periodo per raggiungere la prescrizione.
| Il pm De Pasquale, processo Mills. |
Resta comunque attualmente un forte distacco tra la legge scritta e la sua applicazione reale, poiché il processo Mills ha evidenziato le futili motivazioni del Premier per richiedere un rinvio d'udienza, visto che lo stesso era impegnato a discutere in sede di governo della diffusione del turismo sportivo tramite il golf e problemi linguistici dell'Alto Adige. Un tema che sicuramente non rappresenta una necessità coessenziale al corretto svolgimento delle funzioni governative.
Vi ricordo che per raggiungere il quorum dovranno votare per l'abrogazione 25,332,487 italiani, così da raggiungere il 50% + 1 dei votanti.
RispondiEliminaCosa pensate dell'articolo?
Contrastate pure la mia opinione. Il blog è fatto per discutere.
Buona lettura dell'articolo. ;)