Era impresa troppo difficile ribaltar la sconfitta di misura dell'andata senza poter vantare un gol in trasferta; anche se per un tempo l'impresa è parsa più che possibile.
La serata si apre così. |
L'Udinese può far il colpo perché alla prima occasione "gunners" Handanovic si conferma portiere di livello mondiale murando su Walcott e Van Persie in rapida successione attorno alla mezzora; ma nel frattempo Armero dilapida un colpo di testa da mezzo metro su assist di Totò mandando la palla sul palo.
E Guidolin si dispera perché il numero 10, sfiancato chiede il cambio che dopo qualche minuto si dimostra non necessario.
Gervinho si congratula con Van Persie. |
L'illusione dura il tempo di sorseggiare il thè perché tra i casalinghi Ekstrand non è al meglio e viene impiegato nella ripresa come centrale costringendo Benatia sull'esterno, vulnerabile contro le fughe di Gervinho e Walcott. Alla prima dell'ex Lille Van Persie firma l'1-1 al 52'; ma la reazione immediata di fronte ai 30,000 del "Friuli" porta al rigore per Di Natale del 58'. Come ad "Euro 2008" il cannoniere degli ultimi due campionati perde lucidità del dischetto nel momento decisivo e Szeszny gli ruba la scena e la qualificazione.
Il colpo del k.o. lo firma Walcott con una discesa inarrestabile, situazione che dall'altra parte si è fatto mancare Armero. C'è ancora il tempo per un altro palo di Di Natale, solo uno in più per un Udinese che esce comunque tra i meritatissimi applausi.
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