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martedì 22 novembre 2011

NAPOLISSIMO. Due gol di Cavani. Azzurri soffrono ma resistono nel finale.

L'ostacolo più tosto è stato superato. Il Napoli è già entrato nel sogno battendo questa sera il Manchester City al "San Paolo" ed ora dovrà soltanto cercar di non venir spinto oltre la porta dal Villareal che a questa competizione non ha più (ne mai ha avuto) nulla da chiedere.
Questa vittoria è la prova definitiva che la formazione di Mazzarri se la gioca con chiunque nel pianeta oggi, quando 4 anni fa era in B. Stasera ha sconfitto una squadra capace d'infliggere un 6-2 allo United.

Era questo l'appuntamento con la storia. Non è stato mancato con l'uomo giusto, Cavani, risvegliatosi in zona goal nel momento giusto.
Rispetto all'andata c'è Mario Balotelli che infatti si fa notare subito con un destro a giro di poco a lato, però è il Napoli a far la partita nella prima metà del tempo e creare spettacolari palle goal tra le quali la prima con un tocco di tacco di Cavani per Lavezzi che chiude il triangolo con un destro che sfiora il palo.
Quando il pocho parte fa paura, quando Cavani calcia il City trema. Anche Inler ci prova con una sberla dalla distanza e Hart mette in corner al 18'. Dalla bandierina Lavezzi calcia sul primo palo dove la spizzata del matador incontra la resistenza tenera di Y. Tourè e Hart.

Mario Balotelli contiene l'esultanza.
Cavani si galvanizza e spara una volé sull'esterno della rete qualche istante più tardi, ma nel miglior momento la formazione partenopea perde intensità e concentrazione con Aronica che regala palla in area a Silva al 33', l'ex Valencia calcia ma De Sanctis riesce ad arrivarci con la mano. Balotelli appoggia in porta il pareggio.

L'esultanza sfogo del matador. Napoli
ad un passo dalla qualificazione.
La ripresa inizia meglio del primo tempo, con il solito forcing ed il vantaggio immediato: Cavani, ancora lui, deposita in rete dopo uno spunto di Lavezzi e cross di Dossena dalla sinistra al 50' e cambia nuovamente volto alla sfida.
I citizens ora devono cercare di sbottonarsi e così entra Nasri quindi gli asinelli trovano in contropiede ghiotte chance per chiuderla: inaugura Lavezzi la collezione evitando Kompany su splendida imbeccata di Hamsik ma facendosi murare da Hart poi è lo stesso slovacco a calciare smaterializzandosi da Lescott ma chiude troppo sul primo palo e Maggio si ipnotizzare a tu per tu col portiere britannico più tardi.

Se non la chiudi rischi e Balotelli a momenti butta dentro il colpo di testa della doppietta; poi entra persino Aguero e la palla non esce più dalla metà campo partenopea finché Cavani non viene rilevato da Pandev.
De Sanctis si conferma importantissimo su Balotelli in uscita tappabuchi e su Silva che cerca il sinistro violento sul primo palo. Mastodontica la prova di Cannavaro e Aronica (ampiamente riscattato l'errore del pari) nella difesa di Mazzarri, che nel finale s'aiuta con Fernandez.
Dopo 3 di recupero Skomina fischia la fine e la festa per il popolo di Napoli sembra vicina.

Mueller abbracciato da Ribery.
Non sarà certamente primo posto per gli azzurri perché il Bayern passeggia sulle rovine del Villareal con un 3-1 facilissimo firmato dalla doppietta Ribery e dalla rete di Gomez (in fuorigioco). Degli spagnoli l'unica traccia in questa Champions sembra poter restare la rete di De Guzman, splendida al 50'.


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