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giovedì 22 dicembre 2011

Napoli impetuoso: eruzione sul Genoa. Ranieri centra il 4° successo di fila.

Era stato divorato dai lupi. E' diventato famelico. Il Napoli di Mazzarri spazza via le eccessive critiche per una partita sbagliata e seppellisce il Genoa al "San Paolo" dove aveva fatto strada agevolmente alla Roma.
Il 6-1 tennistico è una dimostrazione di forza che Frey & co. ricorderanno sicuramente anche perché ora Malesani rischia grosso. Nel frattempo Ranieri continua a riavvicinare l'Inter alla vetta con il 4-1 sul Lecce.
Poteva finire 8-0 e nessuno avrebbe detto nulla, ma al Napoli è bastata la prima mezzora per far capire ai lagunari che non ci sarebbe stata storia nel match. Cavani è subito pimpante ed al 12' si sblocca su palla in profondità di Maggio con uno scatto al limite dell'offside. Passano 5 minuti e Marek Hamsik raddoppia dopo aver raccolto una respinta di Frey. Al 24' la doppietta del matador con un bellissimo pallonetto. Il Genoa si vede in una sola azione e col velo di Caracciolo trova la rete di Jorquera; ma la sua difesa di burro concede strada al 4-1 di Pandev già al 46'. Troppo piccolo per competere il team ligure.
La ripresa fa gola a Gargano e Zuniga a bersaglio con due tiri di destro imprendibili sotto l'incrocio dei pali.

Il principe riprende lo scettro.
L'Inter prende uno schiaffo dal Lecce e poi si scuote con 4 reti. Nerazzurri sfortunatissimi dopo il gol di Muriel al 20' con quattro legni (due colpiti da Forlan e due dal pazzo), poi proprio Pazzini sistema le cose su cross di Maicon. Milito apre la ripresa con la sua rete ed il vantaggio dell'Inter; ma le occasioni del pari salentino ci sono e se le divora tutte Corvia, prima fermato da Julio Cesar poi pressapochista al tiro.
Cambiasso chiude su grande spunto di Nagatomo al 73' ed infine anche Alvarez su assist del nipponico mette la sua firma per un largo 4-1.

Tempo di festa per Luis Enrique.
Si ferma la Lazio con un pareggio interno contro il Chievo mentre la Roma continua a viaggiare su un ritrovato entusiasmo ed espugna il "Renato Dall'ara" grazie a Taddei, il quale sblocca al 17' con un bel destro volante ed al sigillo di Pablo Daniel Osvaldo.
Il Parma si conferma team altalena ed ottiene un altro pirotecnico 3-3. Col Catania emiliani sul 3-1 grazie alle reti di Modesto al 5', Almiron al 21', Biabiany due minuti più tardi e di Floccari a fine tempo.
Gli etnei rientrano in corsa con un penalty di Lodi a 16' dalla fine e pareggiano con Catellani.

Sul campo l'Atalanta è sicura di sè.
Scossa Atalanta. Gli orobici vincono d'orgoglio sul Cesena in una settimana iniziata male, con il riacutizzarsi del caso scommesse creato da Doni, e continuata peggio con il vantaggio Cesena firmato da Candreva.
I bergamaschi si rialzano subito con un penalty di Denis al 17' e in sessanta secondi ribaltano la situazione con Guido Marilungo che realizza la doppietta dedicandola al padre. Peluso chiude con un'azione d'autore ed il 4-1 al 71'.

Mutti si mangia già le mani.
Il Novara rimonta due reti al "Piola" al nuovo Palermo targato Mutti. Al tecnico ex Messina Zamparini chiede di migliorare i risultati esterni. I rosanero s'illudono dal 20' quando Ludi regala loro il vantaggio al raddoppio di Bertolo 10' dopo, ma la grinta dei piemontesi trova motivazione nella superiorità numerica per rosso a Ilicic al 43'. Mazzarani accorcia le distanze per tempo utile al 77' ed il colpo di testa di Rigoni firma il definitivo 2-2.


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