Seguiteci su Instagram e Facebook live con LuneDìB tutti i lunedì alle 19,30

lunedì 26 marzo 2012

La Juve resta in corsa contro il Milan. Del Piero chiude la sfida con l'Inter.

La parola "game-over" non esiste per la Juventus. La formazione di Conte batte l'Inter e tiene aperti i giochi per lo scudetto in Serie A nelle mani del Milan con 4 punti di vantaggio dopo il successo in rimonta con la Roma.
Eloquente la coreografia esibita allo Juventus Stadium ad inizio partita, chiara riprova delle speranze di Madama, motivate peraltro dall'impegno rossonero col Barca in Champions.
Per la coppa dalle grandi orecchie l'anno prossimo potrà giocare anche la Lazio probabilmente che approfitta degli stop di Udinese e Napoli allungando al terzo posto.

Meno facile del previsto la vittoria della Juventus questa sera sull'abbattuta Inter di Ranieri; ma la squadra di casa alla fine ha prevalso spinta da un pubblico strepitoso e dall'acume di Conte nel trovar le mosse giuste nel momento clou del match.
La buona partenza bianconera vanificata da una ghiotta chance sprecata da Matri è seguita da una buona ventina di minuti nerazzurri. Qui Buffon salva il campionato opponendosi a Milito, Forlan ed Obi.

Attenti a quei due!
Ancora Caceres ed Alex decidono il big match giocato dai suoi, come fatto col Milan. Il centrale nella prima occasione della ripresa sblocca su angolo al 53', mentre Del Piero, entrato per un pallido Matri, raddoppia su assistenza dell'ottimo Vidal, chiudendo in gloria il suo ultimo Juve-Inter.

Di testa Ibra segna il 2-1, gol numero 22 in campionato. Afp
La legge di Zlatan colpisce. 2-1 Milan.
Negli anticipi il Milan aveva dato prova della sua tempra dopo un'ora sfortunata con la Roma. La dominanza di possesso e terreno rossonera nel primo tempo si conclude con il gol al passivo di Osvaldo su tiro di De Rossi al 43', poi nella ripresa proprio il capitano della Roma ferma con la mano un tiro rivale portando al pari di Ibra dal dischetto (53'). Lo stesso ariete di Malmoe siglerà la rete vincente su errore di Kjaer nel finale. L'Udinese con il pareggio di Palermo firmato Miccoli e Torje ha perso strada nei confronti della Lazio.

Lanzafame abbracciato dai compagni dopo il 2-2 finale. Ansa
E' tornato Lanzafame, abbracciato.
Olimpia sogna dopo la faticosa vittoria sul Cagliari griffata Diakitè. Il Napoli invece piange perché getta via oltre un'ora di lavoro nel finale della sfida col Catania. Carrizo rende la vita dura ai partenopei per un tempo, poi Dzemaili sblocca al 61' e Cavani sembra chiuder i conti al 67'. Il Catania gioca per tutti i 90' ed accorcia con un'imprendibile colpo di testa di Nicolas Spolli al 75'; poi entra e segna Lanzafame ed il "San Paolo" ammutolisce.

Manolo Gabbiadini, 20 anni, al 5' della ripresa segna il suo primo gol in Serie A. Ansa
L'1-0 lo firma Manolo Gabbiadini.
Grande Atalanta anche oggi sul Bologna. Superfluo sottolineare dove sarebbe questo team senza penalizzazione. Oggi dominio orobico all' "Atleti azzurri d'Italia" con gol di Gabbiadini in avvio di ripresa e raddoppio in chiusura del Tir Tiribocchi.

La contestazione dei tifosi di casa. LaPresse
Questo è il clima ormai anche a Cesena.
Zona X quella retrocessione nella quale restano coinvolte Genoa e Fiorentina dopo il pari di Marassi. Il grifone è stato abile a trovare il vantaggio sulla spinta viola con Belluschi prima del pari di Montolivo alla mezzora, poi dopo che Natali aveva ribaltato con l'ennesimo colpo di scena il risultato, Palacio è riuscito ad evitare il k.o. interno ai suoi.
1-1 tra Siena e Chievo con gol di Acerbi e pari di Destro. A reti bianche Novara-Lecce.
Il Parma ferma il Cesena al "Manuzzi". Il 2-2 mette un piede nella fossa alla squadra della riviera. Avvio con handicap dei padroni di casa, sotto con Floccari, poi ribaltone firmato Santana-Del Nero. Nel finale il pari ducale di Paletta fa scoppiare la contestazione.

Nessun commento:

Posta un commento