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domenica 18 marzo 2012

La Juve straripa in riva all'Arno. Intoccabile la vetta rossonera.

La Juventus rischia di concludere il campionato senza mai sconfitte ma comunque da vinta.
Questa sera alla formazione non è bastata la migliore performance stagionale per avvicinare il Milan vittorioso a Parma con un netto 2-0 griffato da Ibra ed Emanuelson. La media realizzativa dei bianconeri è stata però sicuramente gradita dal tecnico dei torinesi, ancora a -4 ma in costante crescita dopo il pari iellatissimo di Marassi e con un Vucinic finalmente in spolvero.

Come si può deludere il proprio pubblico che attende con ansia la sfida contro la rivale più acerrima con un comportamento stupido e letale per la squadra? La spiegazione è impossibile se a farsi buttar fuori come un giocatorino da interregionali è Alessio Cerci, migliore ala destra della seconda fase della scorsa stagione in Italia. Il suo calcio a De Ceglie lascia la Viola sotto d'una rete e d'un gol e praticamente pianta nel costato della squadra di Delio Rossi la coltellata decisiva.

Mirko Vucinic da le prime. Il montenegrino si sveglia definitivamente dal torpore questa sera con un altro brillante avvio di gara. Prima lo ferma il palo su un tiro a botta sicura in area di rigore, poi, al 15' esatto né il legno né Boruc possono chiudere la strada al suo destro nell'angolo lontano. Poi arriva la stupidata di Cerci ed il raddoppio Juve firmato da Vidal con un'incursione al 28' che lo stesso cileno ribatte in modo vincente dopo una prima respinta di Boruc. I casalinghi restano in balia della Juve fino alla ripresa.

Le parrucche viola per deridere Conte.
Un pizzico d'orgoglio dopo il thè caldo per i toscani ma Buffon deve intervenire seriamente solo su Lazzari, con palla deviata sul palo. Marchisio (ottava rete in A quest'anno) sigilla infatti il match al 55' insaccando di testa su grandissimo cross d'un ispiratissimo Vucinic dalla mancina, poi Pirlo fa poker su filtrante di Vucinic con un pallonetto splendido (ed un Boruc tardivo in uscita).
I tifosi gigliati, che ad inizio partita ridevano di Conte con parrucche viola e striscioni tipo "Conte ieri creatina, oggi Crescina", prima assistono attoniti alla debacle poi abbandonano il "Franchi" perdendosi così il primo centro stagionale di Padoin.

Per una Juve che vince di goleada c'è un Milan che vince invece di concretezza. Due reti a Parma entrambe trovate nel momento migliore per la gara e vetta congelata con lo stesso margine di sempre.
Poco da dire sulla gara in campo, dove il Parma palesa una buona volontà ed avrebbe un occasione con Giovinco non pronto sull'errato rinvio di Abbiati.
Alla prima chance il Diavolo passa. Ibra per Emanuelson, l'olandese calcia trovando la parata di Zaccardo in area. Giallo e penalty. Ibra non può sbagliare quando giunge il 17'. Il primo tempo non si chiude sul 2-0 perché Mirante è bravissimo sullo svedese ed El Shaarawy.


Slalom gigante per Urby Emanuelson.
Il maltolto Emanuelson se lo riprende nella seconda parte di gara, al 65', scatenandosi in un dribbling concluso con l'aggiramento del portiere ed il raddoppio.
La partita non finisce qui perché Abbiati deve salvare su Musacci e ringraziare la traversa di Floccari nel finale.
C'è spazio anche per Gennaro Gattuso, tornato in campo dopo secoli per via del problema alla vista, grazie al cambio con Muntari nel recupero.


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