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giovedì 15 marzo 2012

Passa il Chelsea dei senatori. Buonanotte ai sognatori del Napoli.

Robetro Di Matteo, 41 anni, abbraccia Didier Drogba, 34. Reuters
Il Napoli si risveglia dal sogno in una notte tutta blu, come la notte, come il Chelsea dei navigati decani che spezzano l'illusione cullata dagli uomini di Mazzarri col 3-1 dell'andata. Il game-over negli ottavi non può e non deve far dimenticare i grandissimi risultati raggiunti con umiltà dalla formazione azzurra che potrà ricominciare da una nuova qualificazione possibile in Champions nel prossimo anno, vista la ripresa in campionato, e contare già dallo scontro diretto con l'Udinese di questo weekend su Lavezzi e su quel Cavani che forse dalla prossima stagione farà le fortune dei londinesi. Per ora è un 34enne fenomenale a pensarci: Didier Drogba.

Lacreme amare come dice il testo d'una canzone partenopea per il Napoli. La splendida campagna in Champions, andata assai oltre le 
attese, termina con la stessa ingenuità e lo stesso rammarico di quella dello scorso anno in Europa League.

Ci voleva Roberto Di Matteo per restituire al Chelsea i suoi campioni. Terry, Drogba e Lampard non sono giocatori finiti; anzi sono loro a ribaltare la qualificazione pendente inizialmente verso Napoli col 3-1 dell'andata colpendo tre volte in 75 minuti.

I blues non hanno una partenza felicissima nel match di fronte al proprio pubblico, ma trovano la prima occasione con Sturridge al 5' e De Sanctis si rifugia subito in corner. E' il Napoli ad imporre il proprio gioco, come già fatto oltre lo stretto della Manica col City nel gruppo di ferro. Cech salva su Hamsik per due volte e sul pocho Lavezzi, ma gli inglesi quando salgono diventano pericolosissimi con Drogba, specialmente sui calci piazzati.

Drogba vola per l'1-0.
L'ivoriano capisce le difficoltà aeree degli azzurri e al 28' fa il capolavoro bruciando ad Aronica un metro su cross di Ramirez e girando in tuffo di testa oltre De Sanctis l'1-0.
Doppio colpo per gli azzurri che perdono Maggio per un infortunio, rilevato da Dossena.
Hamsik tra gli ospiti è il fulcro del gioco e tocca più palloni di tutti, uno splendido in verticale da Cavani viene sprecato dal matador con un diagonale bestemmiato.
Qualche più imprecazione la tira di sicuro Mazzarri quando al 46' Cannavaro salva in spaccata un tap-in di Drogba su discesa di David Luiz. Il miracoloso intervento fa finire il pallone nelle mani di De Sanctis.

Inler aggiusta parzialmente le cose.
L'apertura di ripresa sembra il peggiore degli incubi per il Napoli. John Terry prende il terzo tempo da calcio d'angolo come nei migliori momenti ed insacca la rete che fa pender l'ago della qualificazione in favore dei londinesi. Ma il Napoli è vivo e reagisce con rabbia ed il piglio di chi vuol recuperare. A toglier la castagne dal fuoco, come a Valencia col Villareal, ci pensa l'uomo tigre Inler con una botta da fuori che non lascia scampo a Cech al 55'. Ora il Chelsea ha bisogno di due reti per evitar i supplementari, ma qui purtroppo finisce di fatto la gara degli uomini di Mazzarri.

E' Lampard il terzo tenore a Stamford Bridge.
Senza cinismo il Napoli preoccupa con qualche spunto di Lavezzi e qualche sortita di Hamsik i blues ma i passaggi per Cavani sono imprecisi. Si cercano soluzioni anche spettacolari come un destro da fermo di Gargano da 35 metri che esce di poco.
Cech comunque resta a lungo disimpegnato, mentre il suo collega vola strepitosamente a negare la doppietta di Drogba, autore d'una meravigliosa girata al 75'. Sul corner successivo Terry stacca ancora di testa in sicurezza ma Dossena para il suo tiro con una mano e Lampard dal dischetto prolunga la sfida ai supplementari.

Morgan De Sanctis, 34 anni: incredulo. Ansa
Ivanovic mette fine all'agonia azzurra.
Doppio brivido nella prima quindicina di minuti dei supplementari con Hamsik e De Sanctis. Lo slovacco trova una girata splendida col mancino ma la palla sorvola di poco la traversa, poi a far volare il pallone nell'area rivale è De Sanctis il quale mal battezza un cross dei casalinghi lasciando al neo-entrato Torres la rete qualificazione, ma el niño non vuol saperne di segnare.
Ivanovic purtroppo non è dello stesso avviso a fine frazione ed è il 4-1 che costringe il Napoli a segnare in un quarto d'ora per non abbandonare la Coppa. La squadra però non è lucida ed il Chelsea gestisce la stanchezza di fronte agli ingressi di Pandev e Vargas. Il sogno è finito, dopo aver eguagliato il Napoli di Maradona; ma questa squadra ha tempo per lavorare per costruire nuove favole.

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