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venerdì 20 aprile 2012

Falcao re dell'euro-derby di Spagna. Bielsa remuntado dallo Sporting.

Nella Madrid colchonera non si aspettava altro che questa partita per dare un significato alla stagione deludente per il piazzamento nella Liga che attualmente non permetterebbe al Cholo la qualificazione nelle coppe per la prossima stagione.
La formazione della capitale questa sera ha dimostrato cosa perderebbe l'Europa League senza la propria presenza con una grande prova sul Valencia, molto intimorito dalla forma di Diego, Arda Turan e di un grandissimo Falcao, a segno due volte.
L'Athletic Bilbao guidato da Bielsa s'è fatto beffare a Lisbona; ma conserva ottime chance di arrivare a Bucarest.


Falcao, 26 anni, raccoglie di testa l'assist di Arda Turan: è l'1-0 per l'Atletico Madrid. Afp
La tigre Falcao morde subito.
L'Atletico paralizza il Valencia. Al Calderon non c'è sfida nel derby del primo turno di semifinale. La superiorità del gioco dei materassai è evidente e s'ingrandisce laddove gli ospiti evidenziano troppe incertezze difensive che costano quasi metà dei quattro gol subiti. Per il Valencia sono otto le reti incassate nelle ultime due sfide, dopo il 4-0 al "Cornelì el-Pràt" subito per mano dell'Espanyol.
In soli tre minuti si evidenzia tutto il succo della partita con Adriàn che sfugge sul fondo dalla mancina e Diego che prende la licenza d'un insidioso colpo di testa, poi Diego ci prova di persona ma il tentativo è troppo centrale. Arda Turan però al 17' ridicolizza Jordi Alba che non protegge bene un pallone destinato sul fondo e crossa per Falcao che scrive l'1-0 sul tabellino.

Ramì guida la reazione del Valencia, pericolosissimo su angolo col centrale già in rete nell'ultima gara europea; ma assai più pericoloso è lo scontro tra Gabi e Fernandes che procura una brutta ferita al naso all'ex Barca, medicato per epistassi.
Gli ospiti continuano a soffrire, ma spingono per inerzia e trovano un angolo grazie alla pressione quasi fallosa dello stesso Ramì su Cortouis. Dalla bandierina il centrale svetta mandando la palla sul piede di Jonas per il tap-in dell'1-1 al 47'.

La ripresa a senso unico porta subito l'11 di Simeone al doppio vantaggio. Prima Diego calcia una punizione trovando la deviazione vincente di Miranda, solo davanti a Diego Alves con due compagni, poi uno sciagurato passaggio in orizzontale di Topal sulla trequarti difensiva regala ad Adriàn Lopez la fuga per il sigillo personale quando l'orologio indica soltanto il 53', con facile circumnavigazione della meteora partenopea Victor Ruìz.
La bravura di Diego Alves tiene in corsa i suoi prima con un doppio intervento su Adrian e Turan poi con un volo plastico a togliere dall'incrocio una punizione calciata da Diego.
Nulla può il bravissimo custode dei valenciani sulla prodezza di Falcao al 77', che si beve i suoi difensori e di forza trova il sette. Ricardo Costa fissa il 4-2 finale, ma per il Valencia potrebbe esser ormai finita.

Incredibile Athletic che soffre per un tempo a Lisbona rischiando poi di passar a condurre con un doppio vantaggio nella ripresa.
Insua da subito un segnale a Irazoiz della difficile serata su sventola da fermo, poi Van Wolfwinkel ci prova due volte, ma prima gira largo di pochissimo su un cross di Joao Pereira, poi manda a lato da fuori al 41'.

Giù il Capel alla rimonta portoghese.
Ripresa a sorpresa per lo Sporting, sotto con Aurtenetxe al 53' che sfrutta con un sinistro volante la punizione di Sausaeta sporcata dalla deviazione da Emiliano Insua. Amorbieta rischia il raddoppio allo scoccare dell'ora di gioco, ma sul suo tiro a botta sicura da azione d'angolo il palo salva i portoghesi.
La partita rischia di cambiare repentinamente e Susaeta inventa un bel lob aereo per Rui Patricio alto di poco, poi Izmailov da un segnale al 68', ma Van Wolswinkel manda clamorosamente a lato di testa.
Ci pensa Diego Capel a cambiare la partita in cinque minuti: prima mette in mezzo al 74' e risultando decisivo per il pari di Insua il quale impatta di testa dopo una deviazione, poi fulmina di sinistro il portiere ospite dal limite. Il peruviano Carrillo non arrotonda per una questione di centimetri appena entrato e lascia la sfida per Bucarest giustamente apertissima perché il Bilbao sa esser diverso da quello dell'Alvalade.





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