I bianconeri hanno affrontato la gara con il viso aperto ma son andati sotto di due gol per l'infortunio di Vidal che in due minuti costa due letali conclusioni dal limite. I blues, benché galvanizzati dal doppio vantaggio, patiscono il gioco di madama, e proprio Vidal da il là alla reazione che riapre l'incontro.
Un capolavoro da Oscar l'avvio blues. |
I bianconeri guidati da Carrera soffrono in avvio le mischie degli inglesi pericolosi con gli spunti di Hazard sulla mancina e con l'iperattività in fase di rifinitura di Torres. Un pericoloso colpo di testa al 3' di David Luiz è il primo campanello d'allarme per Buffon ma il portiere deve solo raccoglier il pallone centralmente.
Di ben altra portata il rischio corso dai londinesi con Marchisio, imbeccato in profondità ma impreciso nello stop davanti a Cech.
La Juve cresce ma spreca con Vucinic l'1-0 al 29' su assist di Vidal. Qui il cileno rimedia la distorsione e i bianconeri lo svantaggio perché sull'azione successiva la botta di Oscar viene alzata da Bonucci oltre il corpo di Buffon in tuffo: 1-0 al 31'. Prima del rientro di Re Artù Hazard serve un altro pallone al limite ad Oscar che fa una magia: controllo col tacco di sinistro e destro a giro: 2-0 da far crollare lo stadio.
Il cuore Vidal della Juve. |
Unico peccato di questo primo tempo è la sofferenza di Giovinco tra Terry e Luiz, dove ci si aspettava un buon rendimento da parte della formica atomica.
Ottima partita per Chiellini su Torres. |
La Juve perde efficacia nonostante i continui tentativi. E' molto pericoloso Bonucci su un colpo di testa; ma la gara perde inerzia.
Sia Di Matteo e Carrera provano a rivitalizzare il proprio 11: il tecnico dei casalinghi inserisce Mata, quello della Juve sostituisce Vucinic a 15' dal termine per Quagliarella.
Quagliarella fa il tunnel a Cech: 2-2. |
La Juve rischia anche il colpaccio grazie al suo nuovo entrato; ma la gran girata tentata dall'ex Napoli non ha la fortuna di quella di Oscar e incoccia sulla traversa.
La partita finisce 2-2 ma sulle possibilità della Juve s'è già visto abbastanza di buono alla sua prima.
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