La Juve sQUAGLIA il tabù Chievo. Parma riacciuffa la viola.

Non esistono bestie nere o tabù per la Regina del calcio italiano degli ultimi due anni: la Juventus, impettita d'orgoglio per la rimonta dello "Stamford Bridge" di mercoledì, liquida il Chievo a Torino rispettando il pronostico favorevole contro una formazione che nelle ultime tre stagioni in Piemonte aveva raccolto altrettanti pareggi, addirittura con un 3-3 e tripletta di Pellissier nella gestione Ferrara.
La Fiorentina nel pomeriggio s'è fermata sull'1-1 al "Tardini" facendo un passo indietro nel gioco fin qui espresso, attendendo le risposte delle fin qui ottime Lazio e Samp negli impegni di domani.

Protagonisti a confronto: è super
Sorrentino. Negativo M. Vucinic.

Vucinic l'idea, Quaglia l'atto. Si possono riassumere così i tre punti raccolti da Carrera questa sera davanti al suo pubblico. La formazione mandata in campo con la consulenza di Conte vede un largo impiego del turn-over con Pogba e Giaccherini a centrocampo per conceder riposo all'opaco Pirlo e l'acciaccato Vidal.
E' proprio l'ex Cesena Giaccherini a costringere al primo vero intervento Sorrentino, tornato finalmente il portiere delle scorse annate. L'estremo clivense compie un miracolo col piede sull'inserimento del 24 rivale.
Vivacissimo Giaccherini e voglioso Vucinic. Attorno al 20' il montenegrino è sfortunato perché il suo colpo d'uncino dal limite va fuori d'un amen. Del Chievo non si ha mai traccia.

Quagliarella bissa dopo un ottimo stop.

La Juve affonda il colpo nella prima parte della ripresa. Solo Sorrentino evita il pronto tracollo miracoleggiando su Chiellini; ma due minuti dopo Quagliarella si da all'Accademia delle Belle Arti e su un calcio d'angolo al 63' s'esibisce in una poderosa semi-rovesciata che il portiere rivale riesce solo a smorzare.
Il vantaggio scioglie definitamente la Juve e il suo bomber più in forma: dopo 5 minuti il raddoppio è meraviglioso: controllo a seguire su un tocco di Asamoah e piattone mancino a scavalcare Sorrentino, bravissimo solo a sfiorare.
La gara si chiude con i tentativi reiterati e snervanti di Vucinic di cercar senza convinzione il gol, mentre la fugace apparizione di Bendtner non regala alcuno spunto di cronaca.

Valdes intimidito da Viviano, poi si rifa.

Nel segno di Valdes il Parma si salva da 90' da incubo al "Tardini" contro la Fiorentina.
La gara molto equilibrata viene sbloccata da una staffilata dell'ex Boca Facundo Roncaglia al 20' in favore degli ospiti che da quel momento prendono a giocare meglio. Gli spunti di Belfodil sono contraddistinti da vivacità ma restano vani fino all'avvio di ripresa. Lo stesso Roncaglia infatti regala l'occasione del pari al Parma con un fallo sull'ex baby-star del Lione. Dal dischetto Viviano ferma Valdes.
Anche la Fiorentina trova la chance dal dischetto per fallo di Rosi (espulso) proprio verso l'epilogo ma Mirante respinge col piede il tiro di Jovetic all'88'.
La partita non finisce lì perché l'arbitro Valeri applica il detto "Non c'è due senza tre" e punisce Toni, da poco entrato, per un fallo di mano in area. Valdes torna sul dischetto e stavolta non sbaglia. L'effetto Toni è già finito.