All'ex Premier viene negato il legittimo impedimento a presentarsi in aula dalla procura meneghina dopo la visita fiscale presso il centro ospedaliero del "San Raffaele".
"La corte ritiene che non sussista un legittimo impedimento assoluto a presenziare all'udienza" dichiara il magistrato Paola Galli specificando che l'uveite bilaterale non costituisce per il processato un reale motivo impossibilitante per la sua presenza in aula, mentre gli avvocati di Berlusconi cui fa capo Ghedini si sono opposti alla decisione della Procura dicendo che si vorrebbe far un processo ad un infermo allettato.
Il dottor Zangrillo nel frattempo comunica che nell'ospedale ritengono necessario la continuazione del ricovero.
La condanna e la congiuntivite sono arrivate in modo consequenziale per l'ex leader di Forza Italia.
Berlusconi lo scorso 7 Marzo era stato infatti condannato ad un anno e due mesi di reclusione per il processo Unipol, la cui sentenza era stata già posticipata d'un mese esatto per via delle elezioni.
Questo processo ha avuto una storia giudiziaria già piuttosto travagliata partendo dal rinvio in giudizio del Febbraio 2012. Il 20 Dicembre però una prima sentenza del procuratore di Milano Maurizio Romanelli aveva condannato il Signor Piersilvio Berlusconi ad un anno in prigione con l'accusa di rivelazione di segreto d'ufficio. Tre anni erano stati chiesti per il fratello Paolo reo di collaborazione in rivelazione di segreto d'ufficio e ricettazione.
La vicenda risale al lontano 2005 allorché Silvio Berlusconi rivelò una telefonata tra Giovanni Consorte, leader di Unipol, e Piero Fassino nella quale il politico di sinistra appariva favorevole alla scalata da parte di Consorte alla BNL. Consorte coinvolto in scandali finanziari si dimise da qualsiasi incarico.
Ora per Berlusconi la conferma della condanna con un notevole alleggerimento della pena per il fratello Paolo che dovrà scontare soli tre mesi di carcere. A Fassino spetta secondo il verdetto un maxi risarcimento di 80mila euro.
| La Spagna deride l'Italia e Berlusconi. |
L'udienza è fissata per domani e all'imputato sono mosse le accuse di favoreggiamento della prostituzione e di concussione. In questo processo si prendono in esame i fatti risalenti a tre anni fa a partire dalla notte del 27 Maggio 2010 quando un'amica della marocchina Ruby, spesso a Palazzo Grazioli, era con lei finita in questura per aver compiuto un furto.
L'ex Premier avvisato della situazione mandò la consigliera Nicole Minetti in Questura, dopo una telefonata al Capo Gabinetto Pietro Ostuni in quel momento assente dall'edificio, per portar via la ragazza fatta passare come nipote di Hosni Moubarak.
Ruby fu lasciata andare benché gli accertamenti avessero provato che lei non fosse egiziana, bensì marocchina.
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| L'avvenente ministro Nicole Minetti. |
In seguito a queste deposizioni Ruby aggiunse che per il suo rifiuto a far sesso con Berlusconi ricevette in dono un orologio da 46mila € e la promessa che il suo silenzio le sarebbe valso una grossa somma di denaro.
Berlusconi a tutt'oggi nega sostenendo che la ragazza all'epoca dei fatti 16enne si era introdotta nel Palazzo con la menzogna spacciandoci per 24enne e che il denaro da lei ricevuto in dono le era stato elargito per permetterle d'aprire un centro estetico.
Determinanti dichiarazioni potrebbero essere quelle di Michelle Conceicao, in un intervista rilasciata a "L'Espresso" l'8 Giugno scorso: «Quella notte, come sempre, Berlusconi ha scelto con chi andare in camera. Tra le ragazze in quei momenti c'è molta competizione. Anche perché quelle che si fermano per la notte prendono cinquemila euro o anche di più, le altre mille o duemila al massimo. Ruby era già stata ad Arcore e ci sperava molto. Invece quella notte il presidente ha voluto solo Barbara Guerra [...] A un certo punto non si sente più niente. La Barbara esce: "Si è addormentato". Io scoppio a ridere. E intanto Ruby, più veloce delle altre, s'infila dentro e chiude la porta.»
Queste parole si riferiscono alla notte del 25 Aprile in cui Ruby avrebbe consumato un rapporto col premier su premio di 25,000 €, spinta determinante ad invogliare le presenti per l'atto sessuale.
Continui rinvii nel 2011 per Berlusconi in quanto il 5 Aprile la Camera aveva approvato l'incostituzionalità di un giudizio espresso dalla corte di Milano sul reato di concussione poiché Berlusconi aveva agito con la sua telefonata in qualità di ministro e stabilito che per l'accusa di favoreggiamento della prostituzione sarebbe stata la Procura di Monza a doversi occupare della vicenda poiché i fatti si sono svolti ad Arcore.
| Il logo del Gruppo Fininvest di Berlusconi. |
Il nome del procedimento a danno di Berlusconi prende nome dalla società offshore tramite la quale l'imprenditore brianzolo avrebbe mosso una cifra pari a 22 miliardi verso il Partito di Bettino Craxi ed altre ingenti somme di denaro spostate sapientemente tramite un totale di 65 società prestanome facenti capo al gruppo Fininvest create per Berlusconi dall'avvocato Mills.
| Mondadori cruciale nella storia di Silvio. |
Questi fondi neri avrebbero permesso a Berlusconi facilitazioni nel controllo delle società Standa e Mondadori, per la cui assegnazione venne processato di corruzione d'avvocati a danno della Società Cir di De Benedetti.
Per aver un quadro più dettagliato dell'entità delle truffe compiute dall'imprenditore leader di Mediaset questo articolo forse è più utile delle mie spiegazioni (Indagini per falso in bilancio Gruppo Mediaset); ma la vicenda è comunque non facile da spiegare in un articolo perché comprende anni di astuzie e di escamotage finalizzate all'evasione.
La prima condanna per Berlusconi è arrivata lo scorso 26 Ottobre con la richiesta di quattro anni di reclusione. A Frank Agrama, produttore Mediaset strettamente collaborante col capo d'azienda, sono stati dati tre anni. Il sostituto procuratore generale Bertolè Viale chiede dalla sentenza del 23 le conferme delle pene ai due imputati e altrettanti tre anni per l'attuale presidente Confalonieri.
All'Agenzia dell'Entrate invece spetterebbe un risarcimento di 10 milioni di euro.
Questo processo potrebbe rappresentare forse dopo anni di condanne la prima applicazione di pena per il Cavaliere che spesso si è salvato grazie a leggi su misura e sospetti difetti burocratici di procedure.

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