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giovedì 11 aprile 2013

I due gol a Torino li fa il Bayern. Superiorità tedesca, onori ai vinti.

Si ferma a Torino la Champions League della Juventus, compromessa in realtà nella serata bavarese di otto giorni fa quando dove si era concesso troppo ai tedeschi che avevano chiuso l'incontro con due reti di vantaggio.
La squadra di Antonio Conte questa sera ha passato un tempo intero a cercare pericolosi possessi mai sfruttati nei varchi cercati da Vucinic e nella opacità della regia di Pirlo, un pò in ombra in alcune partite importanti della Vecchia Signora. La ripresa ha dimostrato la superiorità ospite.


Pirlo si vede su piazzato: Neuer c'è.
Parte a testa alta la Juventus ferita contro il Bayern. Buffon spera di poter far rimpiangere a Beckenbauer le sue parole; ma i suoi compagni riescono solo ad arginare il continuo gioco di Ribery e Robben sulle fasce, mentre non spaventano mai Neuer.
L'occasione potrebbe arrivare immediatamente, però Vucinic tarda nel tocco per Quagliarella (il quale sostituisce Giovinco) e la chance sfuma. Poi al 20' la Juve sfonda sulla destra con Pogba che dal fondo mette palla al centro dell'area dove né l'attaccante montenegrino né il numero 27 si fanno trovare pronti.
L'unica parata di Neuer arriva alla mezzora su un violento piazzato di Pirlo con pallone alzato oltre la traversa. Il Bayern controlla bene e prova a pungere con Alaba da fuori: Buffon non sbaglia più di una volta e, a differenza di quanto fatto in Germania, sputa in corner la minaccia.

Quagliarella si dispera. La Juve saluta.
Fabio illude, Robben avvisa. Quagliarella inizia con un piglio ben diverso la ripresa dopo i primi brutti 45' scagliando un destro verso la porta rivale che esce d'un soffio: è l'occasione. L'unica vera creata dalla Juve.
La squadra di Conte sembra crederci di più, dopo un'altra punizione vana di Pirlo, ma Robben avverte tutti in contropiede sistemandosi la palla sul suo mancino chirurgico. L'estrema precisione però lo porta sul palo.
E' l'inizio alla fine che arriva già 3' dopo l'ora di gioco su un pallone inattivo: Javi Martinez devia verso la porta di Buffon un calcio piazzato del team di Heynckes e Mandzukic corregge in porta di testa dopo la respinta del portiere bianconero, miracoloso sulla prima conclusione.

Pizarro fa 0-2: ci si riproverà tra un anno.
La Juve sa di aver finito la sua stagione europea ed il cambio Matri-Quagliarella è solo il tentativo di chiuderla senza sconfitta casalinga. Pogba ci prova, ma non è efficace; mentre i tedeschi potrebbero dilagare.
E' Pizarro a cuocere l'rrosto sulla brace nel recupero segnando il 2-0 che eguaglia il finale di Monaco e dimostra che la Juve è una bella realtà cui manca ancora qualcosa per competer con le prime quattro d'Europa.

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