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lunedì 8 aprile 2013

L'Inter fa da sè; ma Denis fa x3. Champions: Napoli a +4 sul Milan.

Canta Napoli, piange Milano. I partenopei tornano secondi sfruttando lo stop rossonero contro la Fiorentina con un 2-0 al "San Paolo" sul Genoa. Per gli uomini di Mazzarri la gara è decisamente in discesa grazie ai 10 minuti che portano il punteggio entro la mezzora sul 2-0 con il redivivo Pandev e Blerim Dzemaili, la cui recente media gol sta diventando impressionante.

Niente gioie solo per Cavani. Serata no.
Ad 11 metri dalla perfezione resta invece Cavani: il campione di Fuorigrotta dal dischetto non è proprio un infallibile cecchino a dispetto del notevole numero di reti nelle ultime stagioni: solo 8 reti le sue su 21 calci di rigore. Anche stasera viene fermato benché sulla sua strada ci fosse uno straordinario Frey, unico vivo in un Genoa ad un passo dal baratro, capace di due prodezze qualche minuto più tardi sul matador che hanno fatto uscire l'uruguayano col broncio dallo stadio.


Denis fredda Handanovic: 4-3.
Un problema di peso, non di punte, si rivela esser quello dell'Inter. Per Strama sono certamente tempi duri con l'indisponibilità temporanea di Milito e Palacio e lo stop per l'infortunio di stasera di Cassano complicherà ancor di più il pane al tecnico nerazzurro; ma questa sera non si può nemmeno inveire contro il mercato che ha portato a Milano nell'emergenza nerazzurra il solo Rocchi.
L'ex biancoceleste infatti col suo 1° sigillo aveva cominciato bene la serata al 43', poi per i milanesi campanello d'allarme con l'1-1 di Bonaventura al 56'. Un motto d'orgoglio di Alvarez che con una doppietta illude l'Inter in 3' sembra chiuder il match ma Denis affonda il canotto nerazzurro con una tripletta. Ranocchia, come col Tottenham, fallisce la palla salvafaccia del tutto persa dall'Inter con una rissa finale.

Flamini sembra chiudere; ma è 2-2.
Senza rigore... di logica il pareggio nel launch-match tra Fiorentina e Milan. I rossoneri s'illudono con la rete subitanea di Montolivo al 14' di poter espugnare il campo della viola, ma l'apatia di Balotelli rovina subito il pranzo che Allegri pregusta dalla panchina. Supermario si ammonire, mentre Flamini si fa invece apprezzare con l'acuta deviazione che origina il raddoppio al 62'. Sembra che il francese con questo colpo chiuda la partita anche per via del rosso a Tomovic, reo di ostruzione da ultimo uomo su El Shaarawy.
Montella non è convinto della scelta; ma gli ospiti si rovinano la gara regalando due tiri dal dischetto in 7 minuti. Ljajic (66') e Pizarro (73') firmano il pari. Anche per il Milan ci sarebbe un rigore, nel finale; ma l'arbitro non fischia.

Gioia rabbiosa per i rosanero.
Il Palermo vuol salvarsi e ritrova convinzione a Genova, dove segna tre gol alla Samp. Von Bergen passa di testa al 35' per i siciliani raggiunti a fine tempo dal gol ligure di Munari.
La palla della speranza è messa in porta da Ilicic al 50' con tanto di dribbling sul portiere; ma è ancora un difensore a dar certezze agli ospiti al 66' quando fa centro anche Garcia per il 3-1 finale che fa sorridere gli isolani. Ora sono 27 i punti, a pari con Genoa e Siena, cui il Parma non regala niente sfiorando il colpo in Toscana con Sansone.
A reti bianche anche Catania-Cagliari per la tranquillità di ambedue le squadre.

Gol-dedica al Califfo: tutto il resto è noia.
Guidolin: "Gol alla Van Basten!". 
Puggioni regala a Totò invece la chiave per ritrovare il sorriso in Udinese-Chievo. Il portiere dei mussi volanti è fantozziano in un disimpegno di piede al 20' dimenticando la palla sotto la suola per l'appoggio del cannoniere dell'Udinese. Guidolin festeggia una doppietta del suo numero 10 il quale 5' più tardi fa esplodere il Friuli con un prodigioso sinistro al volo da posizione defilatissima nell'area di rigore: un gioiello che ricorda un gol analogo di Totti proprio contro i bianconeri in una sfida d'una decina d'anni fa.
Forse il Chievo è troppo tranquillo ed al gol di Papp (35') seguono tentativi blandi mentre i casalinghi impongono i tempi e spaventano col loro capitano i rivali su punizione. E' lui l'autore dell'assist per l'ultimo sigillo di Benatia all'85'

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