Nonostante il nubifragio la gara di Supersport di Mosca si è corsa sull'acqua scesa copiosamente in pista per la quale già nella competizione precedetemente disputata Marco Melandri, pilota della Superbike, aveva alzato la mano per segnalare il pericolo in gara 1.
E' bastato poco più d'un giro perché avvenisse il dramma con Andrea Antonelli caduto sul rettilineo di partenza a 250 km/h avvolto in una nube d'acqua la quale ha impedito a Lorenzo Zanetti di rendersi che il pilota del team GoEleven fosse davanti a lui. Antonelli viene investito e soccorso tempestivamente dall'ambulanza vicinissima al punto dell'incidente; però le sue condizioni sono già troppo gravi ed alle 13,53 arriva l'annuncio della sua morte che rievoca quella dell'Ottobre 2011 del Sic.
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Le immagini della caduta di Antonelli. |
Melandri insiste sulla sicurezza: il pilota che ha vinto gara 1 di Superbike ai microfoni di Italia 1, poco prima dell'annuncio della morte del collega, ha parlato dei margini di miglioramento della sicurezza su sella dicendo di esser spesso passato come rompiscatole quando aveva chiesto l'annullamento di gare in condizioni proibitive di pioggia (come avviene in America) e quando aveva proposto di limitare la velocità in alcuni tratti di piste senza vie di fuga. A fargli il coro poco dopo Roberto Rolfo, pilota che per un soffio ha potuto evitare Antonelli nella caduta, durante la cui intervista arriva la notizia della morte.
Se quella di Simoncelli era stata un'inevitabile fatalità, quella di oggi, alla luce delle condizioni limite presenti in una gara iniziata da un giro, sicuramente è una situazione nella quale prevenire il dramma sarebbe stato possibile.
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