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venerdì 25 aprile 2014

Si ritrova Tevez, si perde la Juve.
K.o. al Da Luz ma finale alla portata.

Brividi gelidi accolgono la Juventus, intenta nella ricerca della finale casalinga, all'ultimo doppio step nello stadio Da Luz, tutto esaurito per l'occasione e caricatosi con una grande coreografia.
I portoghesi spezzano subito le gambe alla Signora colpita a freddo su corner di Sulejmani dal colpo di testa dell'ex Real Garay, bravo ad anticipare Bonucci in una difesa ancora orfana di Barzagli, rimpiazzato da Caceres.
All'11 Tevez cerca un dribbling da sogno su Luisão per andare tutto solo alla battuta davanti ad Artur ma il centrale brasiliano lo mura in scivolata facendo ripartire il pericolosissimo contropiede dei suoi con apertura che spalanca il campo a Sulejmani sulla sinistra. La conclusione è fortunatamente sballata.
La Juve reagisce nel corso dei minuti e produce una ghiotta palla gol al 36' sulla scodellata di Marchisio per Lichtsteiner che spreca malamente di testa. Lo svizzero fortunatamente viene segnalato in offside.
La prima frazione si chiude col giallo a Pogba, fortunatamente non diffidato come Andre Gomes che dovrà saltare il ritorno per il giallo rimediato nei primi 45'.

La Juventus ripartirà da Carlitos Tevez.
La gioia del risveglio bianconero si materializza nella seconda parte di match dove i primi segnali arrivano già al 56' su un non semplice intervento in controtempo da parte di Artur sulla zuccata di Pogba.
Conte supporta i suoi con l'ingresso di Giovinco per un Vucinic al solito apatico e gli uomini bianconeri flirtano sempre di più col pareggio benché Maxi Pereira riesca a rinviare la sentenza anticipando Marchisio al tap-in al 68' su uno splendido cross basso di Lichtsteiner.
Ci pensa l'uomo più atteso a lasciar sfogare un grido imploso che l'argentino aspettava da ben 5 anni in Europa: Tevez riceve in area da Asamoah, spesso pericoloso sulla mancina, e stavolta fulmina Luisão con un dribbling da fantascienza per battere Artur facendo passar la sfera sotto le gambe del portiere: l'ultimo bersaglio dell'argentino il 7 Aprile 2009 all'Old Trafford proprio contro una lusitana, il Porto.
Il finale però è clamoroso: Caballeiro, appena entrato, indovina il velo per il 2-1 di Lima all'83' e la Juve rischia il tracollo poco dopo su diagonale dal limite di Markovic. Marchisio e Chiellini si divorano il pareggio davanti al portiere nel recupero.
L'impressione comunque è che a Torino possa essere un'altra storia.

Deliziosa la prova di Rakitic al Pizjuan.
La stella di Rakitic illumina il derby spagnolo tra Fc Siviglia e Valencia dove i casalinghi con un 2-0 ipotecano la finale torinese: Alcacer prova a rompere la maledizione del Pizjuan dove i pipistrelli non vincono da un lontano 2-0 in Liga nel 2004 dopo appena 16' ma il suo potente tiro è respinto da Beto.
Poi lievitano i rojiblancos che avvertono con una zuccata di Fazio gli ospiti al 26'. Il vantaggio arriva con M'bia al 32' ma il centrocampista di Emeri è in offiside nel momento del tacco vincente, lasciato passare come buono dal guardialinee Cariolato, assistente di Skomina.
Regolarissimo e spettacolare invece il raddoppio di Bacca 4' più tardi su assist di Vitolo. Il primo tempo potrebbe chiudersi addirittura col triplo vantaggio al Pizjuan ma lo scambio Rakitic-Fazio si conclude senza esito.
Nella seconda parte la reazione dei bianchi passa soprattutto attraverso l'ingresso in campo di Edi Vargas: l'ex Napoli, dopo un'avvolgente punizione di Mathieu terminata di poco a lato, sfiora il gol al 65' con un gran destro a girare fuori di un amen.
Un miracolo di Beto su Jonas tiene in piedi i suoi che, quando il guardiano è superato, si salvano con la traversa dell'ex napoletano a tempo scaduto.

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