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venerdì 25 settembre 2015

Un Marziano a Manchester. Gran colpo Glazer.

Ridicolous! Con questo aggettivo, il manager del Manchester United Louis Van Gaal definiva l’acquisto di Anthony Martial da parte dei Red Devils, precisando espressamente di non aver chiesto alla società il giocatore, ma, dice lo stesso tecnico olandese: “E’ stato acquistato per il mio successore”.
Proviamo a fare chiarezza, focalizzandoci sull’ex centravanti del Monaco. In primis, Van Gaal ha annunciato, qualche mese fa, che nel 2017 darà l’addio al calcio, per dedicarsi completamente alla propria famiglia, e consigliando al club di Manchester il suo successore, nella figura di Ryan Giggs, attualmente suo secondo. Detto ciò, non si diventa il 19enne più pagato nella storia del calcio per pura casualità. Certo, i prezzi che circolano all’interno di un sempre più pazzo e folle calciomercato sono assai esagerati, in alcune circostanze, e questa, all’apparenza, potrebbe essere etichettata come una di quelle. Ma non fermiamoci ad un’osservazione superficiale.

La prima foto con la maglia dei Devils.
50 milioni di € è la cifra di base fissa che i diavoli rossi hanno sborsato per assicurarsi le prestazioni del classe ’95, con una quota variabile di ulteriori 30 milioni, legati ai seguenti bonus: 10 milioni di bonus da corrispondere al Monaco, nel caso in cui il baby francese arrivi a siglare 25 reti nel corso degli anni di contratto che lo legano al club inglese; altri 10 milioni di euro al raggiungimento della presenza numero 25 con la maglia della nazionale francese; ulteriori 10 milioni nell’eventualità in cui il calciatore arrivi a vincere il pallone d’oro. Se quest’ultima situazione è, almeno ad oggi, difficilmente realizzabile, non per mancanza di talento da parte del ragazzo, quanto per l’esistenza di fuoriclasse assoluti ed inarrivabili come Messi e Ronaldo, le altre due condizioni inserite nell’accordo potrebbero davvero concretizzarsi, comportando una spesa totale da 70 milioni di euro.

Louis Van Gaal sta cambiando le idee:
"Sa fare goal e sa gestire le pressioni"
I numeri raccontano altro. Esordio in Premier League contro il Liverpool, da subentrato. Ingresso sul terreno di gioco sul risultato di 2-1 in favore dei suoi, tempo di guardarsi un attimo attorno per prendere le misure, et voilà. Gioco di prestigio a lasciar sul posto il povero Skrtel, e palla sul palo lontano, dove Mignolet non può nulla. Gol all’esordio e 3-1, e subito a scomodare paragoni piuttosto importanti, con la stampa britannica che lo accosta ad Henry, suo connazionale, che ha lasciato un certo segno oltre manica. Ora, un ragazzo di nemmeno 20 anni, pagato a suon di milioni, che si ritrova catapultato in prima pagina sui principali tabloid inglesi potrebbe anche non reggere la pressione, o, ancor peggio, montarsi la testa. Il crack dello United, invece, fa ben altro. Seconda partita in maglia rossa, la prima da titolare, ed ecco altre due perle. La prima di rara bellezza, con dribbling secco, eseguito con una rapidità straordinaria, ai danni dello spaesato centrale dei padroni di casa Van Dijk, prima di battere Stekelenburg; la seconda di pura astuzia, quella del vero bomber, che si trova al posto giusto nel momento giusto. Sciagurato retropassaggio del giapponese Yoshida, schierato nell’occasione da terzino destro, e Martial è li, agile, pronto e veloce nel raccogliere il pallone, portarlo avanti con un tocco d’esterno raffinato, e trafiggere per la seconda volta l’estremo difensore avversario con un delicato appoggio d’interno piede.

Il ragazzo mostra la stoffa con l'Ipswich.
Gol all'esordio assoluto dunque con la maglia del Manchester United, esordio da titolare impreziosito da una doppietta, e non poteva mancare l’esordio in coppa di lega con un’altra rete. Contro l’Ipswich Town, in Capital One Cup, infatti, l’attaccante entra al 70’ di gioco, e nei minuti di recupero pone il punto esclamativo sul match, con il gol del 3-0, per certi versi simile alla seconda segnatura ai danni del Southampton, con l’interno del piede destro a piazzare il pallone all’angolino, una volta trovatosi a tu per tu con il portiere ospite. Se ci mettiamo anche la presenza in Champions League, contro il Psv Eindhoven, mister 80 milioni ha scritto il suo nome nel tabellino dei marcatori per quattro volte in altrettante gare. Qualcuno si sarà per caso chiesto cosa ne pensa Val Gaal?

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