Le due squadre hanno fatto di tutto per superarsi ma troppi sono stati i tempi morti.
Il Cosenza pareggia e respira. I silani si presentano con Matosevic in porta al posto di Vigorito. Liotti, Vaisanen, Rigione e Hristov in difesa; centrocampo strutturato e Caso unica punta. Gorini, allenatore dei padroni di casa fa scendere in campo la formazione migliore. E’ una partita a scacchi e la manovra ne risente. Chi avrebbe voluto vedere i veneti spumeggianti come al solito avrà sbagliato giornata: Gorini e Occhiuzzi si temono e non vogliono sbavature, errori, centimetri senza copertura. Nonostante ciò, il Cosenza va in vantaggio al 17’: Hristov lancia Caso che, sull’uscita di Kastrati, lo beffa con un delizioso pallonetto. Il Cittadella reagisce, senza però creare troppi problemi ai rossoblù. Al 41’, però, Vaisanen con un errore incredibile dà via libera a Beretta, che serve subito Okwonkwo, bravo a segnare in diagonale.
In apertura di ripresa il Cosenza va vicinissimo al nuovo sorpasso con Pandolfi, ma il colpo di testa dell’attaccante termina sul fondo. La gara si alza di livello, ci si diverte e finalmente si possono imbrattare i taccuini. Matosevic salva due volte su Okwonkwo, poi Liotti impegna Kastrati e Pandolfi sfiora il raddoppio per i silani. Poi l’espulsione di Kastrati per un fallo fuori area e Cosenza in superiorità numerica ma, nonostante l’uomo in meno, il Cittadella non rischia praticamente nulla e il match si chiude in parità.
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